Mediobanca sale al 100% di Banca Esperia e punta sul risparmio gestito

MEDIOBANCA SOTTOTONO IN BORSA – Mediobanca perde quota a Piazza Affari, dove al momento il titolo oscilla a 6,79 euro per azione (-2,44%) con oltre 2,75 milioni di pezzi passati di mano, dopo l’approvazione delle linee strategiche del piano 2016-2019, focalizzato sul riposizionamento strategico di Piazzetta Cuccia verso attività ad alta specializzazioni e elevato ritorno, con una accentuata diversificazione per fonte e divisioni dei ricavi (visti a 2 miliardi a fine piano).

NAGEL COMPRA L’ULTIMO 50% DI BANCA ESPERIA – In particolare l’amministratore delegato Alberto Nagel vuole far crescere il peso delle commissioni sul totale dei ricavi dal 22% al 30%, mentre il peso del margine di intermediazione si ridurrebbe dal 59% al 56%. Per riuscirvi Mediobanca incrementerà l’attività di gestione patrimoniale (Wealth management), anche tramite l’acquisizione per 141 milioni di euro del 50% di Banca Esperia finora detenuta da Banca Mediolanum. Verrà inoltre creata una nuova divisione dove confluiranno tutte le attività del risparmio gestito: CheBanca!, Banca Esperia, Spafid e Compagnie Monegasque de Banque.

WEALTH MANAGEMENT SEMPRE PIU’ IMPORTANTE – Le divisioni del gruppo diventano dunque cinque: Corporate e investment banking, Consumer banking, Wealth management, Principal investing e Holding functions. Così organizzato, nel prossimo triennio Nagel punta a far salire il risultato operativo un miliardo di euro. Di questo solo il 20% dalla divisione Principal investing (cui fa capo il portafoglio di partecipazioni), dal 37% attuale. Il Consumer banking e il Corporate e investment banking dovrebbero contribuire entrambi per il 32%-33% entrambi, mentre l’apporto del Wealth management raddoppierà dall’attuale 7% al 15%.

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