Borse prudenti dopo i dati macro Usa

I DATI MACRO PESANO SU NEW YORK – Wall Street apre in modo prudente dopo che il tasso di disoccupazione è calato al minimo di nove anni a novembre risultando pari al 4,6% (il consensus si attendeva una conferma del 4,9% di ottobre), dopo che nel mese si è registrata la creazione di 178 mila posti di lavoro non agricoli, più dei 142 mila di ottobre (dato rivisto dall’iniziale indicazione di 161 mila) ma inferiore alle attese di mercato (180 mila posti). Il Dow Jones segna infatti -0,24%, il Nasdaq sale invece dello 0,25% e l’S&P500 oscilla a +0,12%.

BORSE EUROPEE E ITALIANA IN ROSSO – Dal canto loro Milano e l’Europa restano sottotono: il Ftse Mib cede lo 0,57%, dopo essere però arrivato a sfiorare il -1% prima dell’apertura di Wall Street, il Ftse Italia All-Share segna -0,64% e il Ftse Italia Star è indicato a -0,43%. Londra dal canto suo cede lo 0,77%, Parigi perde l’1,14% e Francoforte è indicato a -0,66%, con l’Eurostoxx50 a -1,01%.

FINANZIARI IN CRISI A MILANO E IN EUROPA – Tra le blue chip italiane si mettono in luce Mediaset, Atlantia e Recordati, mentre Ubi Banca e Mps perdono oltre 4 punti percentuali a testa. Sull’Eurostoxx50 si salvano dal rosso solo Bayer, Deutsche Telekom e Anheuser-Busch InBev, mentre perdite superiori ai 2 punti percentuali sono segnate da Asml Holding, Bnp Paribas, Axa, Societe Generale e Unibail-Rodamco, con ING Groep che danza attorno al 3% di ribasso.

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