Petrolio in rialzo, Arabia Saudita pronta a tagliare ancora

PETROLIO SUI LIVELLI DEL LUGLIO 2015 – Petrolio che torna su livelli che non si vedevano dal luglio 2015, dopo che l’Arabia Saudita ha segnalato di essere pronta a tagliare anche più di quanto concordato la scorsa settimana e che i paesi non-Opec, Russia in testa, hanno accettato di ridurre la produzione dal prossimo anno.

ARABIA SAUDITA PRONTA A TAGLIARE ANCORA – In una intervista il ministro dell’Energia di Riad, Khalid Al-Falih, ha dichiarato nel fine settimana che il principale esportatore al mondo di petrolio “taglierà sensibilmente al di sotto” del tetto produttivo concordato in sede Opec, dopo che 11 paesi non-Opec hanno accettato di ridurre a loro volta di circa 558 mila barili al giorno la produzione il prossimo anno, siglando il primo patto tra paesi produttori rivali da 15 anni.

PREVISTO CALO SCORTE DA GENNAIO – Esclusi da accordi per ridurre la produzione restano alcuni grandi produttori come Usa, Cina, Canada e Brasile cui fa capo il 40% circa della produzione mondiale. Il segnale ai mercati è comunque forte e molti analisti scommettono che dal 2017 si vedrà un ribilanciamento tra domanda e offerta petrolifera tramite una rapida riduzione delle scorte oggi ancora sui massimi storici. A New York il future sul petrolio Wti oscilla a 53,88 dollari al barile, in rialzo di 2,36 dollari rispetto al fixing di venerdì scorso.

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