La Bank of England non tocca tassi nè quantitative easing

BANK OF ENGLAND RESTA ALLA FINESTRA – Il recupero messo a segna dalla sterlina nell’ultimo mese (oltre il 6% dallo scorso 3 novembre, quando la Bank of England diffuse le ultime previsioni) toglie le castagne dal fuoco alla BoE, lasciando prevedere che l’inflazione possa superare l’obiettivo di medio termine in maniera più contenuta di quanto previsto a novembre. E’ quanto sottolinea una nota della banca centrale britannica al termine del meeting odierno, l’ultimo del 2016, nel quale all’unanimità i membri del comitato monetario hanno deciso di lasciare i tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0,25% e di non modificare i programmi per l’acquisto sul mercato di titoli di stato e bond corporate.

NEI PROSSIMI MESI OCCHIO A EVOLVERSI SITUAZIONE – Il risultato rispecchia le attese del mercato. Nel corso dei mesi prossimi si tratterà di verificare se ci sarà come tema la Boe un aumento della volatilità “di pari passo all’evolversi della visione del mercato sul futuro delle relazioni tra Regno Unito e Unione europea” e se le prospettive globali, “diventate più fragili, con rischi in particolare in Cina, zona euro e in alcuni mercati emergenti” non peseranno eccessivamente sulla ripresa britannica, che già negli ultimi giorni ha mostrato qualche segnale di affaticamento. Per adesso, però, va bene così.

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