Addio ai titoli Bpm e Banco Popolare, da lunedì 2 gennaio in Borsa il titolo Banco Bpm

Con la fusione fra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, il 2 gennaio debuttano in Borsa le azioni del neonato Banco Bpm.

IL DEBUTTO DI BANCO BPM – Cambia nuovamente la composizione del Ftse Mib, il paniere dei 40 titoli a maggiore capitalizzazione della Borsa italiana. Con la fusione fra il Banco Popolare e la Banca Popolare di Milano, efficace dall’1 gennaio 2017, le azioni del terzo gruppo bancario italiano saranno trattate dal giorno successivo sotto un’unica voce, “Banco Bpm”, liberando così uno spazio tra le big di Piazza Affari. Spazio che – per inciso – sarà occupato da Brembo, azienda bergamasca di impianti frenanti che fa capo ad Alberto Bombassei.

FUSIONE – Banco Bpm sarà la terza banca nazionale per totale attivi, numero di sportelli (2.467), crediti alla clientela e raccolta, subito dopo Intesa Sanpaolo e UniCredit. Al vertice Giuseppe Castagna, nel ruolo di amministratore delegato, e Carlo Fratta Pasini, presidente. La fusione, che affonda le radici nella riforma del sistema bancario e, in particolare, delle popolari del gennaio 2015, darà vita a un istituto con un forte radicamento in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna e con una quota di mercato totale pari all’8,2%. Il capitale del nuovo gruppo sarà per il 54,6% del Banco Popolare e per il 46,4% della Bpm.

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