Jp Morgan Chase batte le attese, ma il titolo non fa scintille

JP MORGAN BATTE LE ATTESE – Jp Morgan Chase batte le attese di Wall Street: nel quarto trimestre del 2016 la principale banca Usa sotto la guida di Jamie Dimon ha visto gli utili crescere del 24% grazie anche ai minori accantonamenti per perdite su credito e a profitti da intermediazione obbligazionaria superiori alle previsioni degli analisti di Wall Street.

BENE IL TRADING SU REDDITO FISSO – I ricavi netti sono saliti a 6,73 miliardi di dollari dai 5,43 miliardi degli ultimi tre mesi del 2015, mentre gli utili per azione, che non includono 475 milioni di dollari di benefici fiscali, oneri legali e aggiustamenti contabili, sono risultati pari a 1,62 dollari contro attese di consenso pari a 1,43 dollari. I risultati del trading su reddito fisso sono saliti nel periodo del 31% a 3,37 miliardi di dollari, superando a loro volta le attese (pari a 3,26 miliardi); meno brillanti i risultati sul trading azionari, in crescita dell’8,1% a 1,15 miliardi, meno degli 1,29 miliardi previsti.

TITOLO POCO MOSSO, HA GIA’ CORSO MOLTO – Molto positivi anche i risultati del corporate e investment banking, guidato da Daniel Pinto, che ha visto gli utili quasi raddoppiare a 3,43 miliardi (ma le sole attività di investment banking hanno segnato un modesto +1% a 1,5 miliardi contro gli 1,59 miliardi attesi, a causa di minori commissioni di advisory e collocamento azionario). Modesta la reazione del titolo nelle contrattazioni pre-apertura, dopo che dalla vittoria di Donald Trump le quotazioni sono già cresciute di un 23% circa.

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