Petrolio: per Arabia Saudita improbabile estensione tagli

ARABIA SAUDITA NON PENSA DI ESTENDERE TAGLI – Non ci sarà probabilmente la necessità di estendere ulteriormente l’accordo raggiunto in sede Opec per un taglio della produzione nei primi sei mesi dell’anno, dato che entro giugno il disequilibrio tra domanda e offerta dovrebbe essersi azzerato secondo il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita Khalid Al-Falih che parlando ai margini di un incontro ad Abu Dhabi ha spiegato che ci si attende un incremento della domanda in autunno e che l’Arabia Saudita vuole che il mercato resti ben rifornito.

A MAGGIO UNA DECISIONE UFFICIALE – L’occasione per valutare se l’accordo siglato lo scorso novembre (cui hanno aderito anche paesi non-Opec come la Russia) ed entrato in vigore a inizio gennaio, debba o meno essere esteso oltre l’attuale scadenza di fine giugno sarà al prossimo meeting dell’Opec previsto a Vienna il prossimo maggio, ma già a fine gennaio si terrà un incontro tra i paesi del cartello e quelli non-Opec per monitorare l’effettivo andamento dei tagli produttivi previsti.

PREZZI PETROLIO POCO SOPRA LIVELLI VENERDI’ – Dopo gli ultimi commenti, i prezzi del petrolio stamane sembrano stabilizzarsi sia pure con ulteriori lievi rialzi rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il future sul Brent del Mare del Nord oscilla a 55,71 dollari al barile (26 centesimi sopra la precedente chiusura), mentre quello sul Wti texano segna 52,61 dollari al barile (24 centesimi meglio dell’ultimo fixing).

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