DoBank verso Piazza Affari, quale sarà il prezzo giusto?

DOBANK FA ROTTA SU PIAZZA AFFARI – DoBank, società presieduta da Giovanni Castellaneta e guidata da Andrea Mangoni (ex numero uno di Sorgenia ed ex direttore generale di Fincantieri) nata dalla ex-Uccmb, il veicolo di gestione dei crediti non performanti (Npl, non performing loan) del gruppo Unicredit acquisito due anni fa da Fortress al termine di un’asta competitiva, potrebbe sfruttare l’interesse per il settore degli Npl e sbarcare sul listino italiano.

BANCHE PER CONSORZIO IN VIA DI SELEZIONE – Secondo quanto ha rilanciato il sito Dealreporter già la prossima settimana dovrebbe essere selezionato il nucleo del futuro consorzio di collocamento, di cui si prevede faccia parte Mediobanca (di cui Unicredit è il principale azionista con l’8,697% di capitale). Lo sbarco sul listino non è imminente, ma è comunque previsto, sempre che le condizioni dei mercati lo consentano, entro l’estate.

QUALE SARA’ IL PREZZO GIUSTO? – Nel 2015 Uccmb era stato valutato 550 milioni (300 milioni per la piattaforma, 250 per i 2,4 miliardi di Npl lasciati in dote da Unicredit assieme a 700 dipendenti), successivamente DoBank ha rilevato anche il 100% di Italfondiario, già controllato al 100% da Fortress attivo nella gestione dei crediti deteriorati. Quale sarà ora il prezzo giusto per vedere DoBank sbarcare a Piazza Affari?

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