Credit Suisse: i prestiti ai ricchi fanno crescere gli utili

CREDIT SUISSE PRESTA SOLDI AI CLIENTI FACOLTOSI – Credit Suisse prevede che l’offerta di finanziamenti agli individui più benestanti al mondo aiuterà il gruppo a rendere profittevole la sua scommessa sui servizi di wealth management. Secondo quanto ha rivelato il Chief financial officer (Cfo, direttore finanziario) David Mathers, circa un terzo dei 30,2 miliardi di franchi svizzeri di afflussi patrimoniali netti registrati lo scorso anno dalle divisioni International Wealth Management e Asia Pacific sono legati ai servizi di finanziamento e la percentuale potrebbe salire in futuro.

PRESTITI FAVORISCONO CRESCITA PRIVATE BANKING – In un’intervista a Reuters Mathers ha spiegato che sviluppandosi l’offerta di wealth management di Credit Suisse fuori dalla Svizzera, “certamente riteniamo che l’attività di prestito sia una componente core della nostra offerta” e pertanto il manager si attende “che cresca” ulteriormente. Sotto la guida del Ceo Tidjane Thiam, Credit Suisse ha intrapreso una riconversione strategica da un modello di business bancario “classico” verso uno incentrato sul wealth management, mettendo meno enfasi sull’investment banking.

PIU’ FINANZIAMENTI OGGI, PIU’ UTILI DOMANI – Offrire finanziamenti può rivelarsi un circolo virtuoso perché i clienti facoltosi tendono a reinvestire il denaro ottenuto in prestito in attività di private banking che così possono contare su questa nuova fonte di finanziamento. Una raccolta netta positive è dunque un importante predittore di future utili per il private banking stesso, l’importante è riuscire a mantenere su livelli minimi il tasso di perdite sui prestiti e per questo, ha sottolineato Mathers, la banca svizzera sta assumendo personale nelle posizioni di supervisione, così da tenere sotto controllo la qualità del credito erogato.

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