Brembo ha presentato ottimi risultati, perché la Borsa snobba il titolo?

Il gruppo Brembo ha messo a segno ottimi risultati nell’esercizio al 31 dicembre 2016.

La società leader mondiale nel settore della tecnologia degli impianti frenanti a disco per veicoli ha registrato lo scorso anno ricavi netti consolidati pari a 2.279,1 milioni di euro, in aumento del 9,9% rispetto al 2015.

La crescita è stata guidata soprattutto dal settore delle applicazioni per autovetture, che ha chiuso l’esercizio con un miglioramento del 12,3% su base annua, si legge nella nota pubblicato sul sito del gruppo.

Bene anche il segmento delle applicazioni per veicoli commerciali (+8,4%) e per motociclette (+5,8%), mentre quello delle competizioni risulta in calo del 10,1% per via del deconsolidamento di Sabelt S.p.A. e di Belt & Buckle S.r.o.

I numeri sono eccellenti anche a livello geografico: Brembo è cresciuta in tutte le aree in cui il opera ad eccezione del Sudamerica (-10,4% a/a). La Germania, secondo mercato di riferimento per la società, ha registrato un incremento del 9,7% rispetto al 2015, il Regno Unito del 12,4%, l’Italia del 3,6% e la Francia del 3,1%.

Il primo mercato dell’azienda, il Nord America, ha segnato un incremento del 5,9% a/a. Si distinguono inoltre i principali mercati asiatici, con la Cina che cresce del 67,9%, anche grazie all’inclusone della Asimco Meilian Braking Systems acquisita lo scorso maggio. Buon risultato anche l’India, in crescita del 7,6% e il Giappone, in miglioramento del 12,4%.
L’utile netto si è attestato nel periodo a 240,6 milioni di euro, mostrando un balzo del 30,8% rispetto ai 184 milioni dell’anno precedente.

L’indebitamento netto al 31 dicembre 2016 è invece peggiorato di 35 mln a 195,7 milioni, in scia ai significativi investimenti (€ 260,7 milioni netti) realizzati nel corso dell’anno.

Nel solo quarto trimestre 2016, Brembo ha iscritto a bilancio ricavi consolidati per 565,4 milioni (+7,9% a/a) e un utile netto di 54,5 milioni (+5% a/a).

“Oltre che per gli ottimi risultati approvati oggi dal Consiglio di Amministrazione, l’anno 2016 ha segnato un reale punto di svolta nella crescita del Gruppo per l’entità dell’espansione della nostra impronta industriale”, ha commentato il Presidente Alberto Bombassei.

“Nel corso di un solo anno abbiamo infatti inaugurato o avviato nuovi poli produttivi nei nostri principali mercati per un totale di oltre 160.000 metri quadrati, che una volta entrati a pieno regime – cosa che avverrà in tempi molto ristretti, considerata la particolare efficienza realizzativa acquisita da Brembo negli anni – incrementeranno la nostra capacità fusoria di oltre 300.000 tonnellate annue”.

Il Cda proporrà un dividendo pari a 1 euro per azione in occasione dell’assemblea dei soci convocata per il 20 aprile. La cedola, che sarà staccata il 22 maggio e messa in pagamento due giorni dopo, rappresenta un incremento del 20% rispetto agli 0,8 euro assegnati nel 2015.

I risultati dell’esercizio 2016 di Brembo, seppur eccellenti, sono stati accolti con freddezza dal mercato, probabilmente perché largamente attesi, facendo segnare al titolo un -0,98% sul Fste Mib.

Di Silvia De Prisco, Ufficio Studi Sofia

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