Leonardo vola in borsa, un solo giudizio contro corrente

LEONARDO VIAGGIA AD ALTA QUOTA – L’andamento dei conti e le prospettive che si aprono negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Trump sembra intenzionata a ridurre gli investimenti per la salute e l’ambiente accelerando invece le spese militari e quelle per infrastrutture, fanno bene al titolo Leonardo, tornato in borsa sui massimi dal 2008 a 14,18 euro in avvio di giornata, prima che qualche presa di profitto scattasse e facesse perdere al titolo il 2,44% riportandolo sui 13,6 euro circa.

BROKER POSITIVI CON UN’ECCEZIONE – Curiosamente, a fronte di un coro di voci positive (solo stamattina hanno rialzato il target price Barclays, che l’ha portato a 14 euro, Deutsche Bank, a 15 euro, Mediobanca e Jp Morgan, entrambe a 16 euro, e Societe Generale, a 18 euro), si è notata una sola nota negativa, quella di Equita Sim. Il broker ha infatti ridotto il giudizio a “hold”, mantenere in portafoglio, portando il target price a 14,3 euro per azione.

PROFUMO VERSO LA POLTRONA DI CEO – La cosa che ha sorpreso molti è che il presidente (e azionista) di Equita Sim è Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di Unicredit ed ex presidente di Mps, che indiscrezioni di stampa danno in pole position per subentrare a Mauro Moretti (condannato in primo grado per la strage di Viareggio quando era a capo di Ferrovie Italiane) come amministratore delegato di Leonardo. Analisti più “realisti del re” o un segnale per dimostrare che Profumo saprà essere “super partes” ed eviterà ogni potenziale conflitto d’interessi?

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