Voglia di azionario giapponese? Ecco dove e come investire

Nel 2016, i mercati hanno ricordato agli investitori la natura altamente ciclica dell’azionario giapponese, con il sentiment che è cambiato di pari passo con le attese sulla crescita globale. I listini, alla fine, hanno registrato solidi guadagni, ma molti investitori non credono fino in fondo al trend di crescita che li ha guidati di recente. Oggi, si tratta più di una storia di investimento ciclica: le inefficienze di mercato e i cambiamenti strutturali creano vere opportunità per gli investitori disposti a guardare al lungo termine, al di là delle influenze macro contingenti.

“Lungo lo spettro che separa lo scenario migliore e quello peggiore per il Giappone, le nostre aspettative per il 2017 si collocano al momento al centro”, spiega Archibald Ciganer, gestore del fondo T. Rowe Price Japanese Equity, T. Rowe Price. “Da una prospettiva valutaria, riteniamo che lo yen rifletta in maniera ragionevole sia lo stato attuale dell’economia sia la direzione di breve termine. Inoltre, sembra esserci in effetti in atto nell’economia globale un cambiamento positivo e reale. Il nostro convincimento in tal senso si ritrova nei nostri portafogli, dove abbiamo sovrappesato i titoli che a livello di ciclo beneficiano dei livelli degli utili, soprattutto nel settore degli strumenti di precisione, esposto alle esportazioni. Siamo poi positivi su alcune aree dell’economia domestica, come il comparto dei servizi IT. Allo stesso tempo, preferiamo evitare alcuni segmenti a larga capitalizzazione, specialmente quello bancario e delle autovetture, che al momento attraggono alcuni flussi importanti, soprattutto a causa delle allocazioni di fondi passivi ed etf. In questi settori, non riteniamo che il contesto di sovraccapacità di produzione, titoli azionari con movimenti dei prezzi efficienti e mancanza di potere di pricing siano cambiati concretamente grazie al cambio di Amministrazione negli Usa”.

Se gli ultimi 12 mesi hanno insegnato qualcosa è che, prima di tutto, il Giappone resta un’economia altamente ciclica, e ciò tende a riflettersi nella volatilità del mercato azionario. Questa valutazione conferma poi l’importanza di essere selettivi, con un approccio di investimento attivo e di lungo termine. “Le prospettive 2017 del Giappone sono incoraggianti per gli investitori pazienti, che sono selettivi e che si concentrano sulle imprese di alta qualità, orientate alle esportazioni, e sulle società esposte alle aree più solide dell’economia locale”, conclude l’esperto.

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