Dopo Unicredit e Deutsche Bank anche Credit Suisse valuta aumento di capitale

MUSTIER HA FATTO SCUOLA – Complimenti a Jean-Pierre Mustier, che ha osato e ha vinto, lanciando a inizio anno un maxi aumento di capitale da 13 miliardi che ha consentito di ripulire drasticamente e rafforzare il bilancio di Unicredit. Soprattutto l’operazione condotta in porto dal manager francese ha dato la stura ad un nuovo giro di ricapitalizzazioni degli istituti europei, a partire da Deutsche Bank (che ieri ha avviato un aumento da 8 miliardi di euro che sarà seguito nel prossimo biennio da cessioni di asset non strategici e partecipazioni nel wealth management per altri 2 miliardi di euro).

CREDIT SUISSE VALUTA NUOVO AUMENTO – Al trend sembra intenzionata aderire anche Credit Suisse Group che secondo indiscrezioni rilanciate dall’agenzia Bloomberg avrebbe già affidato ad alcuni consulenti lo studio della fattibilità di un aumento di 3,1 miliardi di franchi svizzeri (il 10% rispetto all’attuale capitalizzazione), in alternativa all’Ipo della divisione elvetica, per rafforzare i propri coefficienti patrimoniali.

3 O 5 MILIARDI DI RICAPITALIZZAZIONE? – Accanto a questa prima opzione, si starebbe valutando anche se aumentare l’importo della ricapitalizzazione a 5 miliardi di euro, previa autorizzazione dell’assemblea degli azionisti. L’aumento dovrebbe in ogni caso vedere la luce entro giugno per sfruttare il mood favorevole sui mercati, mentre lo studio per la fattibilità di un’Ipo della divisione svizzera del gruppo proseguirebbe con un obiettivo temporale meno pressante. Già nel dicembre 2015 Credit Suisse aveva fatto ricorso ad una ricapitalizzazione per circa 6 miliardi di franchi.

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