RENDIMENTI GIU’ SU BOND FRANCESI E TEDESCHI – I commenti di Coeure potrebbero raffreddare le speranze del settore bancario di un rialzo dei rendimenti che potrebbe migliorarne la redditività, anche se rischia di mettere nuovamente sotto pressione alcuni emittenti pubblici come l’Italia che in questi ultimi anni hanno goduto del progressivo calo del costo del rifinanziamento del debito pubblico. I commenti giungono dopo che la scorsa settimana si erano notati nuovi ribassi del costo di rifinanziamento dei titoli pubblici francesi e tedeschi a breve termine, a causa della crescente esigenza da parte degli investitori di accaparrarsi bond di alta qualità da usare come collaterali a garanzia delle proprie posizioni di trading.
PESANO INCERTEZZA POLITICA E REGOLE SEVERE – Coeure ha invece dato la colpa al rischio politico in crescita in alcuni paesi europei e alle più severe regole finanziarie adottate fin dall’inizio della crisi come motore della maggiore richiesta di bond governativi tedeschi a breve termine, una forma di investimento considerata “sicura” anche a fronte di tassi ampiamente sotto zero, aggiungendo che finora ci sono ben scarse prove che il movimento al ribasso dei tassi sia collegabile agli acquisti da parte della Bce o ai tassi negativi adottati sui suoi depositi, due misure impiegate per cercare di sconfiggere la tendenza deflattiva che per due anni ha dominato lo scenario macroeconomico europeo.