Biotech: l’innovazione non può essere fermata

A cura del team di gestione del fondo Pictet-Biotech

Il settore delle biotecnologie è stato oggetto di forti speculazioni mediatiche durante la campagna elettorale negli Stati Uniti: a distanza di alcuni mesi, l’amministrazione Trump potrebbe rivelarsi un fattore positivo in grado di sostenere l’innovazione delle società Biotech. Premesso che il settore Biotech è dominato dalle novità in campo  clinico e dall’innovazione,  non ci aspettiamo che la riforma della sanità  negli Stati Uniti possa  avere un impatto  determinante su questo settore.

Per quanto riguarda l’amministrazione Trump, crediamo che l’impatto sul settore delle biotecnologie possa  rivelarsi positivo. Trump, infatti, ha più volte sottolineato quanto sia importante l’innovazione, per cui, considerando il fatto che il settore delle biotecnologie rappresenta il fiore all’occhiello dell’innovazione americana e offre molti posti di lavoro, è lecito aspettarsi che Trump possa  avere un atteggiamento positivo nei confronti del settore.
Il progetto di ridurre le tasse societarie, inoltre, potrebbe favorire l’attività di M&A, permettendo alle società di maggiori dimensioni di rimpatriare la liquidità che hanno fuori dagli Stati Uniti ed usarla per acquistare società più piccole.

Un altro aspetto positivo è rappresentato dal fatto che Scott Gottlieb, il nuovo commissario della FDA, è un vecchio veterano del settore dotato  di grande  esperienza e molto favorevole all’innovazione: è perciò improbabile che interromperà i processi FDA in atto ed anzi potrebbe ridurre la regolamentazione (sempre nell’ottica di garantire la sicurezza dei pazienti). Infine, il settore offre un grande  potenziale di crescita basato sull’innovazione e sul progresso scientifico,  fattori destinati immancabilmente a far rientrare flussi nelle biotecnologie.

Parlando delle novità cliniche, invece, VERTEX, una delle principali posizioni nel fondo Pictet-Biotech (4.6%), ha di recente annunciato che avrebbe richiesto  l’approvazione  del regolatore per uno dei suoi farmaci sperimentali per la fibrosi-cistica  dopo che il trattamento ha contribuito a migliorare la funzione polmonare dei pazienti negli studi avanzati.  Il titolo VERTEX ha guadagnato oltre il 25% dal momento dell’annuncio (28 marzo 2017).

Vi forniamo anche l’esempio di AVEXIS, una società meno conosciuta che abbiamo all’interno del nostro portafoglio e il cui trattamento porta miglioramenti incredibili nelle vite dei pazienti affetti da malattie rare. L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una rara malattia debilitante nei neonati. Nella sua forma più grave, la malattia porta ad un rapido indebolimento muscolare e si rivela fatale entro i primi due anni di vita. L’anno scorso,  Biogen Idec ha ricevuto l’approvazione per un trattamento che garantisce la sopravvivenza  per una parte dei pazienti,  ma ancora in una percentuale bassa. Inoltre, il prezzo elevato e la complessità nell’assunzione del farmaco (attraverso numerose punture lombari) sembrano limitare la diffusione nel mercato nonostante l’elevata necessità da un punto di vista medico. AVEXIS, una società di terapia genica,  ha una soluzione più promettente al problema. Usano un piccolo virus come cavallo di Troia per introdurre il gene mancante nelle cellule del bambino. Con una singola dose della loro terapia si riesce a fornire quella che potenzialmente potrebbe essere una cura. I risultati riportati finora dai pazienti sottoposti alla terapia non potevano infatti essere più incoraggianti: tutti sono in cura da più di 13 mesi, controvertendo le statistiche ufficiali sull’atrofia muscolare spinale (il tasso  di sopravvivenza  in questa fase sarebbe stato del 25% senza  il trattamento). L’azienda ora ha bisogno di dimostrare che possono produrre il loro prodotto su una scala più ampia, ma pensiamo che con questi dati la commercializzazione non dovrebbe essere lontana.

Circa un quarto  del portafoglio Pictet-Biotech investe in aziende che cercano di trovare una soluzione per le malattie rare. All’interno della terapia genica,  che mostra  il potenziale più promettente in questo spazio, ci concentriamo sulle malattie monogeniche e sui disturbi neurologici (i disturbi monogenetici sono causati da una mutazione in un singolo gene: esempi di malattie monogeniche includono l’anemia falciforme o la fibrosi-cistica).
In ultima analisi, la terapia genica potrebbe rivelarsi un potente alleato per la medicina di precisione contribuendo a fornire i trattamenti giusti, al momento giusto, sempre alla persona giusta.

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