Fiat Chrysler Automobiles, il Dipartimento di Giustizia Usa apre una causa civile

AVVIO DI GIORNATA IN ROSSO – Partenza turbolenta per il titolo Fiat Chrysler Automobiles a Piazza Affari, dove le quotazioni calano a 9,34 euro per azione (-1,63%) dopo che sono passati di meno i primi 6,5 milioni di pezzi circa, complice l’annuncio dell’apertura di una causa civile contro il gruppo da parte del Dipartimento di Giustizia Usa per conto dell’Epa (l’Agenzia per la protezione ambientale, ndr) relativo alla presenza di software non dichiarati su 104 mila veicoli Diesel a marchio Jeep e Ram venduti negli Usa tra il 2014 e il 2016.

WEBSIM: SEGNALI INCORAGGIANTI – La notizia era comunque attesa da qualche giorno e gli analisti di Websim fanno anche nota come in una successiva nota la stessa Epa non usi più la definizione “defeat device” e neppure parli di software utilizzati volutamente per aggirare la normativa sulle emissioni, ma solo della presenza di un “auxiliary emission control device”, di per sé non illegale ma da dichiarare in sede di omologazione.

VICENDA MOLTO DIVERSA DA QUELLA DI VOLKSWAGEN – Pertanto, nonostante l’importo massimo teorico della multa (4,6 miliardi di dollari) “faccia molta scena sui giornali, la realtà dei fatti discosta enormemente il caso Fca da quello Volkswagen” notano gli esperti che confermano la propria stima di una penale di 445 milioni di euro, che potrebbero nella peggiore delle ipotesi salire sino a circa 1,3 miliardi. Ciò nonostante il mercato sembra voler assumere un atteggiamento più prudente, tanto che il titolo nell’ultima settimana ha già ceduto oltre il 6%, pur conservando un guadagno rispetto a 12 mesi or sono superiore al 57%.

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