Mps: il prezzo giusto per gli Npl sarà il 18% o il 20%?

MPS: FONSPA E FORTRESS INTERESSATE AGLI NPL – Banche e cartolarizzazioni di Npl restano al centro dell’attenzione a Piazza Affari e dintorni. Nel caso di Mps, in particolare, iniziano a definirsi le caratteristiche della futura cartolarizzazione con cui l’istituto conta di ridurre il peso delle sofferenze entro i parametri richiesti dalla Bce. Le autorità europee avevano posto il vincolo che le tranche junior e mezzanine fossero collocate per la maggioranza in mani private, mani che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbero essere quelle di Fonspa e Fortress.

PER ATLANTE INTERVENTO LIMITATO – L’ammontare nominale dei crediti deteriorati (Npl) ceduti dovrebbe essere attorno ai 27 miliardi, mentre il pricing potrebbe essere vicino al 20% del valore lordo di libro, con le tranche junior e mezzanine che peserebbero circa 1,6 miliardi, di cui il fondo Atlante sarebbe pronto a rilevarne non più di 900 milioni (rispetto all’ipotesi dello scorso anno di una sottoscrizione integrale), gli altri 700 milioni restando da suddividere tra Fonspa e Fortress e forse anche il fondo Elliot.

PRICING TRA IL 18% E IL 20% DEL NOMINALE – Fonspa e Fortress avrebbero già avviato una seconda due diligence sul portafoglio che dovrebbe essere portata a termine entro il 9 giugno. L’esame si concentrerà sui due miliardi di sofferenze formatesi nel 2016 e che non erano rientrati tra quelli oggetto della due diligence portata a termine lo scorso autunno. La tranche di titoli senior da collocare sul mercato dovrebbe invece ammontare a 3,3 miliardi, per un incasso complessivo per Mps di quasi 5 miliardi di euro, equivalente ad una valorizzazione complessiva tra il 18% e il 20% del valore nominale lordo dei crediti ceduti.

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