Piazza Affari in rosso, pesa assenza ordini da Londra e New York

PESA L’ASSENZA DI LONDRA E NEW YORK – Non sarebbe il rischio di elezioni anticipate a settembre una volta approvata una nuova legge elettorale “alla tedesca” (ma senza la sfiducia costruttiva che richiede a chi voglia far cadere un governo a Berlino di proporre da subito un nuovo esecutivo), ma l’attività ridotta a causa della chiusura per festività delle borse di Londra (che festeggia il Bank Holiday) e di New York (per il ponte del Memorial Day) a pesare su Piazza Affari e sulle principali borse europee.

MILANO ARRETRA, PRUDENTE L’EUROPA – Se a metà seduta a Milano il Ftse Mib cede l’1,65% appesantito da nuovi diffusi cali dei titoli finanziari, il Ftse Italia All-Share cede a sua volta l’1,54%, mentre il Ftse Italia Star segna -0,48%. A Parigi il Cac40 scivola in rosso dello 0,21%, mentre a Francoforte il Dax30 oscilla attorno ai livelli di venerdì scorso. Stamane in Asia l’indice Nikkei225 a Tokyo aveva chiuso in rialzo dello 0,14% e l’Hang Seng di Hong Kong a +0,24%. Stabile il cambio euro-dollaro, attorno a 1,117 da 1,118 della chiusura di venerdì sera mentre continua ad essere debole il petrolio col Brent a 52 dollari al barile, una quindicina di centesimi sotto i livelli di lunedì.

BANCHE SOTTO PRESSIONE, BENE ASTA BOT – Tra le blue chip di Milano recuperano terreno con prudenza Saipem, Brembo (che oggi attua il frazionamento delle azioni ordinarie assegnando 5 nuove azioni per ciascuna posseduta ) e Mediaset, mentre sono ampi i cali di Banco Bpm, Italgas (che tra due giorni presenterà i nuovi target del piano industriale 2017-2023), Ubi Banca e Unicredit. Non risente del clima negativo l’asta dei Bot a 6 mesi, collocati stamane per 6 miliardi di euro (a fronte di una domanda per 11 miliardi), al rendimento negativo di -0,35%, nuovo minimo storico (l’asta precedente si era chiusa con un rendimento pari a -0,32%).

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