Banca Carige: il giorno della verità è arrivato

CARIGE SOTTO I RIFLETTORI – Occhi puntati su Banca Carige, che in avvio di giornata resta vicino ai livelli di ieri, appena sopra i 25 centesimi per azione, nonostante il netto calo degli indici di Piazza Affari (il Ftse Mib cede al momento l’1,14%). Gli investitori attendono l’esito del Cda che si aprirà alle 11.00 odierne e nel corso del quale si definirà la ricapitalizzazione annunciata a febbraio e il piano industriale al 2020.

BASTIANINI E MALACALZA FARANNO PACE? – All’ordine del giorno anche la vendita della prima tranche di crediti deteriorati per un valore nominale di 950 milioni di euro lordi. Sarà interessante vedere se dopo le tensioni su cui sono circolate insistentemente voci negli ultimi giorni vi sarà un riavvicinamento tra l’amministratore delegato Guido Bastianini e il vicepresidente (e primo socio dell’istituto) Vittorio Malacalza, circa l’opportunità di procedere solo all’aumento da 450 milioni di euro o anche, come parrebbe preferire Bastianini, ad una preventiva conversione in capitale del prestito subordinato “perpetual” del 2008, sottoscritto da Generali per 160 milioni di euro, di cui 80 milioni tuttora in portafoglio.

CDA ESAMINERA’ DETTAGLI AUMENTO E CESSIONE NPL – In questo secondo caso, infatti, la quota di Malacalza (17,588%) rischia di diluirsi fino a circa il 10%, mentre il gruppo triestino si ritroverebbe con quasi il 20% del capitale in portafoglio. Sulle modalità dell’aumento si starebbe già trattando con un pool di banca pronte a garantire il successo dell’operazione, mentre sulla vendita di Npl tramite il ricorso alla garanzia pubblica Bastianini dovrebbe fornire i dettagli tecnici e numerici dell’operazione, prevista entro il prossimo mese.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!