Visibilia Editore sale a razzo sull’Aim Italia

VISIBILIA VOLA IN BORSA – Visibilia Editore a tutto gas: il titolo, quotato sull’Aim Italia, è sospeso stamane ad un teorico +15,63% (15,43 centesimi di euro per azione) dopo scambi per quasi 832 mila pezzi. Anche ieri il titolo aveva subito un’accelerazione improvvisa, per poi chiudere la giornata con un +42,23%, in scia alla notizia dello stop allo scontro giudiziario tra le due socie Paola Ferrari, giornalista sportiva e moglie di Marco De Benedetti, e Daniela Garnero Santanchè, deputata di Forza Italia ed ex sottosegretaria alla presidenza del Consiglio nel governo Berlusconi IV.

STOP A SCONTRO FERRARI-SANTANCHE’ – Lo scorso 30 maggio il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Alessandra Del Corvo, “non ravvisando gli elementi costitutivi del reato ipotizzato” (quello di infedeltà patrimoniale), né “la sussistenza di un danno cagionato con dolo intenzionale”, aveva disposto l’archiviazione del procedimento apertosi in seguito alla denuncia sporta da Alevi, società della stessa Paola Ferrari socia al 7,2% di Visibilia Editore che già si era opposta a fine 2016 alla proposta di delisting (sul mercato il flottante è pari al 16,9% circa) avanzata dal socio di maggioranza, Visibilia Editore Holding (75,9% del capitale).

VIA LIBERA DEL CDA AL BILANCIO 2016 – Lo scorso 26 maggio il Cda di Visibila Editore aveva esaminato e approvato il Progetto di Bilancio dell’esercizio 2016, chiusosi con un valore della produzione in calo a 3,83 milioni di euro (dai 4,44 milioni circa dell’anno precedente), complice la flessione dei ricavi da vendita edicola ed abbonamenti, un Ebitda negativo per poco più di 114 mila euro (da una perdita di oltre 705 mila euro di 12 mesi prima) ed una perdita netta ridottasi a meno di 780 mila euro (da un rosso di oltre 1,16 milioni dell’anno precedente), coperte per poco più di 598 mila euro utilizzando la riserva sovrapprezzo azioni e per poco più di 181 mila euro portate a nuovo. Il patrimonio netto a fine 2016 era calato a 293 mila euro dai 348 mila di fine 2015, mentre la posizione finanziaria netta era negativa per 2,48 milioni (da -2,32 milioni al 31 dicembre 2015).

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