Bank of England: tassi fermi, ma cresce disaccordo nel board

TASSI FERMI IN INGHILTERRA, PER ORA – La Bank of England ha lasciato invariato, come da attese, il costo del denaro al minimo storico di 0,25%, ma la decisione è stata presa del comitato di politica monetaria con una maggioranza di 5 voti contro 3, la più esigua mai registrata dal 2007, anche se dalle minute della riunione traspare come i membri del board concordino sul fatto che ogni futuro rialzo dei tassi sarà “graduale” e “limitato”.

CRESCE IL DISSENSO NEL BOARD – Il voto ha pertanto colto di sorpresa il mercato che ipotizzava una maggioranza molto più ampia (di 7 membri a favore contro 1 contrario) anche alla luce anche degli ultimi dati che hanno mostrato un deciso rallentamento della crescita britannica nei primi tre mesi dell’anno e delle incertezze legate alla Brexit.

PESA RIALZO INFLAZIONE – Invece il rialzo dell’inflazione, salita a maggio al 2,9% su base annuo in Gran Bretagna, il livello più elevato dal giugno 2013 e contro un obiettivo attorno al 2% desiderato dalla Bank of England che ora prevede una salita oltre quota 3% dell’inflazione entro l’autunno sembrano aver influenzato alcuni membri del board che nelle minute della riunione ha fatto trapelare la preoccupazione che “la prosecuzione della crescita dell’occupazione suggerisce un’erosione in atto della capacità in eccesso” che a sua volta “riduce la tolleranza del comitato di politica monetaria per un’inflazione sopra l’obiettivo”.

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