Banco Bpm: a che punto è il riordino della bancassurance?

BANCO BPM FRENA A PIAZZA AFFARI – Banco Bpm sottotono a Piazza Affari, col titolo che cede lo 0,64% a 2,778 euro quando sono stati scambiati poco meno di 11,7 milioni di titoli dell’istituto lombardo-veneto. A tenere alta l’attenzione degli investitori è la possibilità che i Cda di Unipol e Banco Bpm il 29 e 30 giugno prossimi decidano di sciogliere la joint-venture di bancassurance con la compagnia guidata da Carlo Cimbri, Popolare Vita.

MOLTI I POSSIBILI SOSTITUTI DI UNIPOL – Se Unipol potrebbe esercitare la put sul proprio 50%, il cui valore è stimato tra 500 e 700 milioni di euro, visto che come già lo scorso dicembre (quando erano in scadenza gli accordi originali) neppure in questi sei mesi di proroga sembra essere stata trovata un’intesa per il rinnovo, vi sarebbero diversi altri operatori interessati a prendere il posto di Unipol, facendo rientrare il Banco Bpm dell’esborso e offrendo nuove prospettive di sviluppo a Popolare Vita.

ARRIVERA’ RIORDINO PARTECIPAZIONI? – In particolare le ultime voci vogliono tra i potenziali pretendenti Generali, Zurich e Cattolica Assicurazioni (quest’ultima a sua volta in fase di scioglimento della joint venture con Bpvi). Una volta uscita da Popolare Vita, che negli anni non è riuscita a rispettare gli ambiziosi obiettivi che i due soci si erano posti, Unipol potrebbe concentrare la propria strategia su Bper Banca, mentre Banco Bpm si ritrova a dover riordinare le varie fabbriche prodotto sia nella bancassurance (in cui opera anche tramite Bipiemme Vita assieme alla compagnia francese Covéa, dal 2011 socia all’81%, sia in Avipop, con Aviva), sia nel risparmio gestito, con l’obiettivo di prendere una decisione entro la fine del mese o gli inizi di luglio.

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