Piazza Affari corre con le banche, Unicredit guadagna il 4%

MILANO CORRE CON LE BANCHE – Finale in crescendo per Piazza Affari, che sulla rinnovata spinta dei titoli bancari vede il Ftse Mib chiudere in guadagno dell’1,24% rispetto alla vigilia. Tra i migliori titoli si mette in luce Unicredit (+4,07% a 16,87 euro per azione), con buoni volumi, attorno ai 23 milioni di pezzi.  A tenere banco per l’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier e più in generale l’intero comparto bancario resta il tema dei crediti deteriorati e delle ulteriori svalutazioni e richieste di capitali che potrebbe comportare nel prossimo futuro.

NPL, TENSIONE SI ALLEGGERISCE – La liquidazione di Bpvi e Veneto Banca da un lato e l’attesa cartolarizzazione di 26 miliardi lordi di Npl da parte di Mps (e di poco meno di un miliardo da parte di Banca Carige) alleggerisce di 45 miliardi di euro (ovvero di 70 miliardi considerando anche le cartolarizzazioni di Unicredit effettuate a inizio anno) il carico di crediti deteriorati che gravita sul sistema bancario italiano, anche se restano incertezze circa la velocità di smaltimento dei restanti 300 miliardi lordi circa. Se Banca d’Italia sembra disponibile ad accettare un rallentamento nel ritmo delle dismissioni, importante sarà verificare l’atteggiamento della Bce al riguardo.

DUBBI SUI TEMPI PER ULTERIORI CESSIONI – Il problema di fondo resta quello della adeguata copertura di questi asset: a fronte di cessioni finora avvenute a prezzi attorno al 20% del nominale (anche se per Banca Carige le voci parlano di una possibile valutazione attorno al 30%-31%), il valore a cui sono tuttora inseriti in bilancio è di poco inferiore al 40% del nominale e dunque ogni vendita si traduce in ulteriori minusvalenze, causando la necessità di nuovi capitali, nonostante i 174 miliardi di rettifiche e i 63 miliardi di aumenti di capitali già varati dal 2008 a oggi secondo dati Prometeia.

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