La Yellen fa bene anche alle borse europee, ma indebolisce il dollaro
AZIONI E BOND GRADISCONO PAROLE DELLA YELLEN, IL DOLLARO NO – Parole che hanno ridotto i timori che la banca centrale Usa adotti un atteggiamento “aggressivo” in tema di aumento dei tassi (e più in là di riduzione dell’attivo di bilancio), rilanciando bond e azioni, ma indebolendo ulteriormente il dollaro, già sui minimi degli ultimi 14 mesi contro l’euro. Alle 10.45 a Piazza Affari il Ftse Mib segna 21.479 punti (+0,22%), mentre a Parigi il Cac40 è indicato a +0,56%, a Francoforte il Dax30 oscilla sul +0,25% e l’Eurostoxx50 sale dello 0,56%.
TELECOM ITALIA ED ENI SOTTO I RIFLETTORI – Tornando al listino italiano variazioni positive anche per il Ftse Italia All-Share (+0,20%) e per il Ftse Italia Star (+0,11%). Tra le blue chip italiane spicca il rimbalzo di Telecom Italia (+3,04%) dopo che ieri sera Standard & Poor’s ha rivisto al rialzo a “positivo” l’outlook sul debito della società, grazie al rafforzamento delle performance operative e la generazione di cassa. Bene anche Italgas (+1,23%), mentre Stmicroelectronics ed Enel oscillano attorno all’1% di rialzo. Resta appena sotto i valori di ieri Eni, nonostante l’avvenuta perforazione con successo del pozzo Amoca-3 nelle acque poco profonde della baia di Campeche in Messico, grazie alla quale Eni ha aumentato le stime per il campo di Amoca a 1 miliardo di barili di olio equivalente (boe) e quelle complessive dell’area contrattuale 1 a 1,3 miliardi di boe.
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