Goldman Sachs: bene gli utili trimestrali, ma cala il fatturato da trading

NUMERI TRIMESTRALI IN CHIAROSCURO – Goldman Sachs sottotono in attesa dell’apertura delle contrattazioni a Wall Street, dopo una trimestrale chiusa con utili per azione pari a 3,95 dollari, in crescita dai precedenti 3,72 dollari, ma con ricavi in calo a 7,89 miliardi (dai 7,93 miliardi precedenti). Le attese di consenso oscillavano sui 3,39 dollari di utili per azione e ricavi pari a 7,52 miliardi.

PESA CALO RICAVI INTERMEDIAZIONE – Il Roe annualizzato della quinta maggiore banca americana per asset è risultato invariato a 8,7%, mentre l’advanced common equity Tier 1 Basilea 3 è calato al 12,5% a fine giugno dal 12,9% di fine marzo. Sui risultati trimestrali ha pesato il calo del 17% dei ricavi da intermediazione (scesi a 1,16 miliardi di dollari), in particolare sul mercato del reddit fisso, attività per Goldman Sachs molto più rilevante rispetto ai diretti concorrenti. Il Cda sulla base dei numeri approvati ha proposto un dividendo di 0,75 dollari per azione.

POSSIBILE STOP A TRADING SU MATERIE PRIME – Separatamente, l’agenzia Bloomberg ha oggi riferito di come, mentre Goldman Sachs (ma anche Jp Morgan Chase e Barclays) stanno valutando di ritirarsi dall’attività di trading sulle materie prime, Marex Spectron Group, il principale broker di materie prime operante a Londra, starebbe progettando di espandere le sue attività. I trader che ora lavorano per la banca americana, insomma, non dovrebbero avere difficoltà a trovare un’altra scrivania dalla quale continuare a operare.

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