Citigroup si rafforzerà in Europa complice la Brexit

CITIGROUP ASSUMERA’ IN EUROPA – Per colpa (o grazie, a seconda dei punti di vista) della Brexit, il gruppo Citigroup potrebbe dover assumere 150 dipendenti all’interno dell’Unione europea. Lo ha spiegato Jim Cowles, responsabile Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) del gruppo americano in un memo interno il cui contenuto è stato poi rivelato dall’agenzia Bloomberg e nel quale il manager indica Francoforte come “la nostra prima scelta come quartier generale per le nostre attività di broker-dealer Ue”.

FRANCOFORTE BENEFICIA DEI DEFLUSSI CAUSA BREXIT – Al momento nella città tedesca Citigroup impiega già 350 dipendenti. Francoforte per ora sta emergendo come vincitrice nella gara per attrarre istituzioni finanziarie in uscita da Londra a causa dell’uscita, dal marzo 2019, della Gran Bretagna dalla Ue, essendo già stata scelta da gruppi quali Standard Chartered, Nomura Holdings, Sumitomo Mitsui Financial Group e Daiwa Securities Group come sede delle attività nel vecchio continente post Brexit.

CITIGROUP GUARDA AL VECCHIO CONTINENTE – Citigroup stessa aveva in precedenza indicato Francoforte come destinazione per un massimo di 250 dipendenti attualmente al lavoro nella capitale britannica, aggiungendo di stare valutando un incremento della propria presenza anche a Dublino, Madrid, in Lussemburgo, a Parigi e ad Amsterdam, mentre non aveva più fatto menzione dell’Italia come mercato su cui investire in termini di maggiore forza lavoro, come invece lasciato filtrare ancora a inizio anno.

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