Qatar, le tensioni geopolitiche fanno defluire i depositi esteri

CAPITALI ESTERI IN FUGA DAL QATAR – Depositi esteri in fuga dal Qatar dopo che l’emirato è entrato in rotta di collisione con altri quattro paesi del Golfo guidati dall’Arabia Saudita. A giugno secondo i dati appena pubblicati dalla Qatar Central Bank i depositi di non residenti sono calati del 7,6% a 170,6 miliardi di riyal (circa 47 miliardi di dollari Usa), rispetto ad un incremento complessivo dei depositi dell’1,1% favorito da un forte afflusso di fondi domestici.

PESA CRISI CON ARABIA SAUDITA – Si tratta del calo mensile più consistente dei depositi esteri mai registrato dal novembre 2015 e coincide col deterioramento dei rapporti tra Arabia Saudita, Emirati arabi uniti, Barhain ed Egitto e lo stesso Qatar, accusato di sostenere gruppi estremisti. Accuse che il Qatar ha rimandato al mittente dichiarando che si è trattato di un tentativo di Riad di imporre la sua volontà ai paesi più piccoli del Golfo Persico.

QIA REIMPATRIA FONDI PER GARANTIRE LIQUIDITA’ – A garantire liquidità alle banche dell’emirato è stato il fondo sovrano Qatar Investment Authority (Qia) che ha spostato miliardi di dollari su depositi di banche locali, secondo quanto riferisce l’agenzia Bloomberg citando fonti a conoscenza dei fatti. I depositi di non residenti pesano per circa il 22% del totale dei depositi delle banche del Qatar e secondo molti esperti potrebbero calare ulteriormente a causa delle tensioni geopolitiche, nonostante l’emirato abbia rialzato i tassi per rendere più attraenti i suoi depositi: lo scorso 17 luglio il tasso interbancario a tre mesi del Qatar era infatti salito al 2,52%, il massimo dal settembre 2010 (quando Bloomberg ha iniziato a tener traccia di questo dato).

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