La guida di Ubs agli investitori per il mese di agosto

di Matteo Ramenghi, global chief investment officer Wealth Management Italy di UBS

L’ultimo mese è stato caratterizzato da un recupero del petrolio, degli indici e valute ad esso più legati, delle borse nell’eurozona e, in particolare, in Italia in seguito al salvataggio delle banche in difficoltà e a dati economici in deciso miglioramento. È continuata anche la corsa dell’euro: per l’ultima parte dell’anno ci aspettiamo che il cambio EURUSD possa assestarsi nel range 1.15–1.20. Abbiamo deciso di aprire un sottopeso sul franco svizzero, che potrebbe indebolirsi rispetto all’euro sulla scorta di una normalizzazione delle politiche monetarie della BCE e della percezione di ridotto rischio politico in Europa. Buoni dati economici, politiche monetarie espansive e inflazione in ripresa ci portano a una preferenza per il mercato azionario rispetto a quello obbligazionario. Questo sovrappeso è concentrato sul mercato globale per ottenere la massima diversificazione. Inoltre, abbiamo un sovrappeso sull’eurozona, in considerazione di dati economici superiori alle aspettative, mentre sottopesiamo il mercato britannico, che continuerà a risentire della Brexit a lungo. Nonostante il quadro geopolitico resti molto incerto, la volatilità si è confermata vicina ai minimi storici anche nelle ultime settimane. Non si ravvisano ad oggi cambiamenti di rotta, ma occorre mantenere alta la guardia e, in considerazione delle numerose incertezze, dotarsi della massima diversificazione su asset class e aree geografiche. Da inizio anno il mercato obbligazionario ha riportato performance modeste: quello americano si è riposizionato nei confronti di un’inflazione in aumento, mentre quello europeo continua a evidenziare rendimenti che riteniamo eccessivamente compressi – che potrebbero lasciar spazio a una correzione nei prossimi mesi. Una ragione in più per sovrappesare il mercato azionario.

(estratto dall’Investor’s Guide di UBS Wealth Management per il mese di agosto)

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