Time Warner: bene cinema e tv, ma frena la raccolta pubblicitaria

IL CINEMA SALVA TIME WARNER – Quando hai “Wonder Woman” al tuo fianco non puoi avere molto di che preoccuparti e così è stato per Time Warner, gigante statunitense dell’editoria che anche grazie ai successi al botteghino della pellicola cinematografica che ha incassato oltre 789 milioni di dollari in tutto il mondo è riuscita a battere le attese coi suoi conti trimestrali.

IL TRONO DI SPADE RESTA UN SUCCESSO – Il giro d’affari della controllata Warner Bros, infatti, è salito del 12,4% a 2,99 miliardi nel secondo trimestre dell’anno, ma un’altra spinta formidabile è venuta dal canale via cavo Hbo che grazie al “Trono di Spade” ha visto il giro d’affari salire a 1,48 miliardi. Complessivamente il fatturato del gruppo, che sta portando avanti l’acquisizione di At&t per 85 miliardi (il closing è atteso entro l’anno), è salito del 5,4% a 7,33 miliardi (il consensus si attendeva 7,3 miliardi), con utili per 1,33 dollari per azione (consensus: 1,19 dollari).

FRENA LA RACCOLTA PUBBLICITARIA – A frenare sono in compenso i ricavi pubblicitari (-6%), che anche nel trimestre appena iniziato dovrebbero registrare un calo tra l’1% e il 5% circa. Un trend che riflette certamente la concorrenza crescente che la Cnn e in generale le attività televisive di Time Warner subiscono da Netflix o dal servizio Prime Video di Amazon, anche se per ora Cnn e il canale d’intrattenimento Tnt hanno registrato un incremento del 3,1% dei ricavi a 3,1 miliardi nel trimestre. La risposta del mercato alla trimestrale è stata moderatamente positiva, con il titolo che ha toccato i 102,83 dollari prima di tornare a oscillare sui 102,52 dollari (+0,10%).

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