Ferrari a un soffio dai 100 euro: è da vendere o comprare?

FERRARI A UN SOFFIO DAI 100 EURO – Ferrari punta a quota 100, anche se non tutto il mercato sembra convinto che possano essere toccati tanto presto o quanto meno possano essere mantenuti a lungo. Ciò nonostante anche oggi il titolo del cavallino è positivo in borsa e sale a 97,9 euro per azione a metà pomeriggio, peraltro dopo un massimo toccato in mattinata a 99,2 euro, con volumi che superano il mezzo milione di titoli. Merito anche della conference call con cui il 2 agosto scorso il management ha commentato la semestrale fornendo un quadro aggiornato dell’andamento del business.

WEBSIM LA VEDE A 110 EURO – Secondo gli uomini di Websim, ad esempio, il business plan quinquennale che sarà presentato nel primo trimestre del prossimo anno si focalizzerà sulle variabili che consentano di arrivare ad un Ebitda margin del 36%-37% (in linea con quello di un marchio del lusso come Hermes) che lo stesso Sergio Marchionne ha indicato come obiettivo. Per gli esperti che indicano un “buy” con target price di 110 euro per azione, i principali driver saranno la crescita volumi (4%-5% all’anno) ed una forte leva operativa (40%), un aumento prezzi (in media del 2%-3% all’anno sull’intera gamma), un miglioramento del mix (con nuovi modelli ibridi in arrivo dal 2019 e nuove “limited edition supercars”).

SOCGEN E BERNSTEIN FUORI DAL CORO – Ulteriori driver potrebbero essere la crescita delle personalizzazioni (dal 16% al 20% del fatturato di auto e ricambi), che garantiranno margini superiori alla media, e un risparmio costi (principalmente nel settore sportivo, dove peraltro si ritiene “probabile” l’acquisto di una quota della FormulaOne). I giudizi positivi come quello di Websim sono la maggioranza, ma proprio ieri si sono notate due voci fuori dal coro: Societe Generale ha infatti ribadito il giudizio “sell” (vendere) con target price di 80 euro, mentre Bernstein confermando il proprio “underperform” ha anche ribadito un target di soli 77,30 euro per azione.

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