Borsa, i temi caldi della giornata odierna

BORSE EUROPEE ATTENDONO BCE – I future sui principali indici di borsa in Europa lasciano prevedere un’apertura in rialzo stamane, dopo che già ieri le piazze finanziarie avevano recuperato terreno ad esclusione di Londra, con l’indice Ftse Mib in ripresa dello 0,35%. Positive le indicazioni provenienti da Wall Street, grazie all’estensione al 15 dicembre prossimo dell’accordo sul tetto al debito e sul finanziamento delle attività svolte dal governo federale, mentre sono più altalenanti i listini asiatici stamane, con Tokyo che recupera lo 0,20% mentre Hong Kong cede un altro 0,34% e Singapore lo 0,29%. L’attenzione resta tuttavia concentrata sulle mosse delle banche centrali, dopo l’annuncio delle dimissioni (effettive dal 13 ottobre) del vicepresidente della Federal Reserve, Stanley Fischer, ed in attesa della riunione odierna della Bce.

AZIMUT E BANCO BPM SOTTO I RIFLETTORI – A Piazza Affari stamane si parla di Azimut, ieri in modesto rialzo (+0,4%), che tramite la controllata australiana AZ Next Generation Advisory (Az Nga) ha acquisito il 100% di Wealthmed Australia. L’accordo prevede, per il 49%, un concambio di azioni Wealthmed con titoli Az Nga e un progressivo riacquisto di tali azioni nei prossimi 10 anni, mentre il restante 51% verrà corrisposto ai soci fondatori in denaro nell’arco di due anni. Il controvalore complessivo dell’operazione è di a circa 4,7 milioni di euro. Occhio anche a Banco Bpm, che come altre banche (ad esempio Unicredit) starebbe preparando la cessione di un corposo pacchetto di Npl.

FERRARI, IL RALLY E’ ALLA FINE? – Se nel caso di Unicredit si parla di 1,5 miliardi di Npl da cedere entro fine anno, per Banco Bpm si potrebbe arrivare a 3 miliardi, anche se l’operazione potrebbe richiedere ancora qualche mese (si parla di inizio 2018 come data più probabile per il closing). Intanto dopo che il titolo ha sfiorato ieri la soglia dei 100 euro per azione aumentano le voci negative su Ferrari: Morgan Stanley stamane ha infatti ridotto da “overweigth” (sovrappesare) a “underweight” (sottopesare) il giudizio sul titolo, fissando a 100 dollari/84 euro il target price. Per gli analisti americani il rally che ha portato il “cavallino” a guadagnare il 76% da inizio anno è ormai sostanzialmente esaurito.

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