La Cina pronta a bloccare i bitcoin

Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, la Cina sarebbe sempre più vicina al mettere al bando i bitcoin, sia per motivi economici che per timori politici. Il Wsj cita persone vicine alla materia, secondo cui “la Banca centrale ha messo a punto una bozza di regolamento che proibirebbe alle piattaforme cinesi di fornire servizi di trading sulle valute virtuali”.

La mossa arriva dopo mesi di monitoraggio approfondito da parte di Pechino, che già una settimana fa ha portato al bando sulle offerte iniziali di valute (Ico), i sistemi di finanziamento di nuove imprese attraverso critpovalute. In Cina infatti sono concentrati buona parte degli scambi in criptovalute, circa un quarto delle transazioni in un mercati che ieri valeva 150 miliardi di dollari complessivi di capitalizzazione.

I tre maggiori exchange cinesi – OKCoin, Btc China e Huobi – hanno ribadito ancora ieri di non aver ricevuto per il momento alcun provvedimento e che l’operatività prosegue all’insegna della normalità. Ma il mercato rimane molto nervoso, con il bitcoin, riporta Il Sole 24 Ore, che si è indebolito dopo il bando di una settimana fa, ma che già venerdì era tornato a quota 4.700 dollari, per poi scivolare a 4.000 nel fine settimana veleggiando ieri attorno a 4.200.

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