Calma piatta sulle borse, in attesa della Federal Reserve

CONTO ALLA ROVESCIA PER LA FED – Occhi puntati sulla Federal Reserve, che in giornata conclude il Fomc e potrebbe fornire indicazioni più chiare di quando e come intende procedere per ridurre gli stimoli monetari in essere. Mentre un rialzo dei tassi pare per oggi escluso, la banca centrale americana potrebbe annunciare un piano per iniziare a ridurre il suo attivo patrimoniale da 4.500 miliardi di dollari.

IL TEMA E’ LA RIDUZIONE DEGLI STIMOLI MONETARI – Da notare che se la Federal Reserve ha già avviato quanto meno le riflessioni sul punto, per la Bce non si dovrebbe iniziare a parlare di tapering (rallentamento del ritmo degli acquisti dei bond sul mercato) prima dell’inizio del prossimo anno e di incremento dei tassi e avvio della riduzione dell’attivo di bilancio forse solo dal 2019. Ancora più indietro è la Bank of Japan, che finora ha ribadito come sia ancora troppo presto per ritirare gli stimoli monetari che sostengono la crescita economica giapponese. Nel complesso si ritiene che occorrerà attendere sino al 2020 prima che tutte e tre le grandi banche centrali occidentali si mettano alle spalle l’era del “denaro facile”.

BORSE IN ATTESA, CEDE SOLO MADRID – Al momento Wall Street resta sui livelli della vigilia, col Dow Jones appena sotto (-0,04%) il record storico segnato ieri sera e l’S&P500 a +0,01%, mentre il Nasdaq cede lo 0,08%. In Europa l’indice Eurostoxx50 cede lo 0,25%, con Londra in calo dello 0,14%, Parigi a -0,06%, Francoforte che oscilla a -0,06% e Milano in rosso dello 0,32%. Più debole Madrid (-1,14%), dopo le proteste di strada seguite alla decisione del governo di mandare la Guardia Civil nella sede del governo catalano dove sono stati eseguiti degli arresti, un’operazione che alza la tensione in vista del prossimo referendum indipendentista che Madrid ha già dichiarato di ritenere illegale.

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