Deutsche Bank: Fitch Ratings taglia merito di credito, ma il titolo non reagisce

FITCH RIDUCE RATING DEUTSCHE BANK – Resta in salita la strada che John Cryan is deve provare a percorrere per far tornare a crescere il business di Deutsche Bank AG, che dopo aver perso clienti e quote di mercato lo scorso anno ancora fatica a recuperare gli uni quanto le altre secondo l’agenzia Bloomberg, che segnala come non porti certo acqua al mulino di Cryan la decisione di Fitch Ratings di tagliare il merito di credito a lungo termine del primo istituto bancario tedesco, da “A-” a “BBB+”, proprio a causa del tempo più lungo del previsto che richiederà il piano di turnaround in corso.

SERVE PIU’ TEMPO PER TORNARE A CRESCERE – La scorsa settimana era stata invece Autonomous Research Llp a scrivere in una nota che i danni subiti dalla banca potrebbero essere “oltre la possibilità di recupero” a meno che non registri un “boom miracoloso” delle sue “una volta mitiche” attività di trading. In entrambi i casi gli analisti non si attendono più neppure una “modesta crescita” dei risultati, quest’anno, ritenendo anzi gli uomini di Fitch che “i necessari ulteriori costi di ristrutturazione continueranno ad erodere l’utile netto” di quest’anno.

PESA LA FORZATA INTEGRAZIONE DI POSTBANK – In particolare a pesare saranno i costi legati alla ristrutturazione e integrazione di Postbank, che Cryan ha deciso di mantenere all’interno del gruppo dopo aver inutilmente provato a trovare un acquirente. Se Deutsche Bank piange, Ubs sorride: Fitch ha infatti migliorato il rating del colosso elvetico da “A” a “A+”citando miglioramenti a livello operativo come ad esempio un miglior controllo del rischio. Confermato infine il rating di Credit Suisse, ad “A-”. Naturalmente quello degli analisti di Fitch Ratings, per quanto importante, è solo un parere e non è necessariamente condiviso da tutto il mercato.

GLI ANALISTI HANNO PARERI DISCORDI – Lo scorso marzo, ad esempio, Standard & Poor’s aveva alzato il proprio giudizio sul merito di credito di Deutsche Bank da “BBB+” a “A-”, motivando la decisione coi mutamenti introdotti, con effetto retroattivo, nella legislazione tedesca che hanno incrementato il grado di protezione per gli obbligazionisti senior. Moody’s, da parte sua, dal maggio 2016 ha mantenuto invariato il rating di Deutsche Bank a “Baa2”. Forse anche per questo sul listino di Francoforte oggi il titolo della banca tedesca non sembra accusare la notizia ed anzi sale dello 0,73% a 14,5 euro per azione, riducendo la perdita da inizio anno a circa il 5% e facendo salire il guadagno rispetto a 12 mesi or sono attorno al 41%.

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