I videogiochi sono solo svago? No, anche un settore su cui investire

Quirien Lemey, CFA, Senior Portfolio Manager, Degroof Petercam AM

La domanda di fondo è: quello dei videogiochi è un settore su cui puntare e, se sì, esso dovrebbe essere incluso o escluso in un’ottica SRI (investimenti socialmente responsabili)? Per essere chiari, noi di Degroof Petercam AM (DPAM) non investiamo nel gioco d’azzardo all’interno dei nostri portafogli sostenibili e ci teniamo a sottolineare che c’è una differenza significativa tra il gioco d’azzardo e i videogiochi.

Negli ultimi anni abbiamo avuto un’opinione positiva sul settore videoludico, sulla base di alcuni cambiamenti fondamentali che il mercato non ha ancora colto appieno.
1. In primo luogo, la visione secondo cui le società sviluppatrici sono modelli di business intrinsecamente imprevedibili, e con profitti volatili, sta diventando obsoleta. Non solo il settore si è consolidato nel corso degli anni, ma è diventato meno dipendente da pochi titoli e molti di essi hanno un ciclo di utili molto più lungo.
2. In secondo luogo, le vendite digitali aumentano notevolmente i margini per gli sviluppatori di videogiochi e questo è ancora più positivo per le società proprietarie di console (Microsoft, Nintendo, Sony). Inoltre, un crescente volume di ricavi deriva dall’acquisto di articoli resi disponibili all’interno dell’esperienza di gioco, acquistabili grazie al passaggio alle piattaforme digitali.
3. Infine, e questo è ancora relativamente poco noto, c’è una grande opportunità legata all’eSport e alla pubblicità. Immaginate che ogni città del vostro paese, accanto al tradizionale team calcistico, abbia una vera e propria squadra che gioca un videogioco particolare. Questi giocatori, così come le loro controparti calcistiche, sono stelle a sé stanti, guadagnano di più rispetto alla maggior parte delle persone comuni, e sono coinvolti in partite settimanali contro altre squadre seguite da migliaia di tifosi. Benvenuti nel mondo dell’eSports.
Ad esempio, la finale del campionato mondiale del videogioco online “League of Legends” ha visto la partecipazione di 43 milioni di spettatori, più che per le finali NBA e la maggior parte delle altre grandi finali sportive.

La BBC ha appena annunciato che porterà a quattro le ore di copertura live di eSport ogni fine settimana per le prossime sei settimane. Questo fa seguito ad un precedente annuncio della belga Sports Eleven che trasmetterà sei ore di live eSport settimanalmente. Logicamente, più telespettatori vengono attratti, più alte sono le opportunità di pubblicità. Per concludere, senza nemmeno menzionare la base sempre crescente di console installate e le enormi opportunità che miliardi di smartphone stanno portando, possiamo tranquillamente dire che il settore dei videogiochi è molto interessante per cercare opportunità di investimento. Tuttavia, queste imprese non rispettano i principi SRI propri di DPAM e, pertanto, dovremmo impedire ai nostri fondi sostenibili di investirvi? In linea generale la risposta dovrebbe essere affermativa.

Come spesso accade però, la realtà è più complicata di quanto si possa pensare. La ragion d’essere degli investitori attivi è quella di guardare oltre il senso comune e di scavare più in profondità per trovare opportunità. Va sottolineato che c’è una grande diversità nel settore dei videogiochi ed è quindi difficile saltare a conclusioni sui diversi titoli. Ci sono diversi generi di giochi, che possono essere giocati in modo cooperativo o competitivo, online e offline, con gli amici o da soli. Numerosi ricercatori suggeriscono che i videogiochi forniscono ai giovani esperienze sociali, cognitive ed emotive coinvolgenti e che giocare con i videogame può avere effetti positivi sui bambini piccoli. Per noi questi risultati positivi non rappresentano una grande sorpresa.

In sintesi, pensiamo che il settore dei videogiochi sia un settore interessante in cui investire dal punto di vista dei fondamentali. Dal punto di vista SRI, riteniamo che esso non debba essere escluso a priori ma piuttosto bisogna guardare al quadro d’insieme. Ma a prescindere da ciò che si pensa, il gioco è destinato a diventare una parte sempre più importante della nostra vita. Riteniamo che sia importante distinguere tra gioco d’azzardo e videogiochi, perché sono spesso confusi tra loro o usati come sinonimi. Sono qualcosa di diverso. Il gioco d’azzardo è un settore controverso e quindi escluso dalle strategie sostenibili di DPAM. Il settore dei videogiochi è invece qualcosa di nuovo e ha sviluppato una serie di approcci diversi come il focus educativo o collaborativo. Inoltre, il settore ha costruito un modello di business stabile e sostenibile. Il gioco sta diventando sempre più parte integrante della vita quotidiana e cambierà alcune abitudini come altre tecnologie (ad esempio lo smartphone) hanno fatto in precedenza. La ricerca è ancora agli albori, ma vi sono effetti positivi dei videogiochi che non vanno trascurati. Riconosciamo i potenziali pericoli, pertanto sosteniamo gli sviluppatori di videogiochi affinché si impegnino attivamente in modo socialmente responsabile.

 

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