Swissquote: tenete d’occhio la Cina, può continuare a sorprendere

LA CINA ALLENTA LA POLITICA MONETARIA – Mentre i mercati restano concentrati sull’evolversi della questione catalana, pochi hanno fatto caso che la Banca del popolo cinese (PboC), ossia la banca centrale cinese, ha nuovamente allentato la propria politica creditizia, tagliando dello 0,25% il Tasso di riserva obbligatoria per le banche di piccole e medie dimensioni. Una misura di “micro-aggiustamento”, nota Peter Rosenstreich, responsabile delle strategie di mercato di Swissquote, necessaria per aiutare quegli istituti che dipendono da specifiche tipologie di prestiti.

AZIONE A SUPPORTO PER LA CRESCITA – Ma l’azione serve anche a supportare la crescita cinese, contrastando così le attese per un rallentamento ciclico. Il Pil cinese del secondo trimestre ha mostrato una crescita su base annua del 6,9%, battendo le aspettative del mercato e più in generale i dati macroeconomici cinesi mostrano che la ripresa globale si sta estendendo nella regione facendo ripartire gli investimenti. Politiche creditizie più rilassate potranno favorire tali miglioramenti del quadro macroeconomico.

SWISSQUOTE: MOSSE PBOC SI FANNO PIU’ SOFISTICATE – “Non riteniamo che il taglio del tasso di riserva obbligatorio sia l’inizio di un ciclo di allentamenti della politica monetaria, quanto una parte di una strategia di micro-aggiustamenti” per sostenere la ripresa, aggiunge Rosenstreich secondo cui “la decisione della Cina di agire con uno scalpello piuttosto che con un martello” indicherebbe una maggiore “sofisticazione critica” nelle decisioni di politica monetaria di Pechino.

ESTESA CRESCITA DEI PROFITTI PER I GRUPPI CINESI – Una leadership “solida” ha consentito il mantenimento di riserve valutarie stabili, con flussi in uscita limitati e la tendenza ad un delevereging in sicurezza. “Le dinamiche a lungo termine rendono le aziende cinesi in grado di registrare una estesa crescita dei profitti” anche perché, nota l’esperto di Swissquote, “gli sforzi della Cina per limitare l’accesso di società straniere a mercati chiave significa per le aziende domestiche un accesso privilegiato al maggiore e a più rapida crescita mercato mondiale”.

HONG KONG CONTINUA A SOVRAPERFORMARE – Così nonostante le tensioni con la Corea del Nord e i timori per una “bolla” del credito, i flussi di investimento in arrivo da tutto il mondo paiono destinati a rimanere copiosi. Una buona notizia anche per il mercato azionario di Hong Kong, che dopo aver facilmente superato il pur positivo andamento dell’indice S&P500 da inizio anno dovrebbe vedere il trend positivo proseguire fino almeno al 2018.

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