Banche ancora giù a Piazza Affari: tra i peggiori Bper Banca, Ubi Banca e Banco Bpm

BANCHE ANCORA GIU’ – Titoli bancari sempre sotto i riflettori a Piazza Affari, ma non solo: a Milano Bper Banca (3,5%), Banco Bpm (-2,3%) e Ubi Banca (-1,8%) sono in netto calo, mentre Unicredit (-0,4%) e Intesa Sanpaolo (-0,9%) limitano i danni, dopo che il Financial Times ha rilanciato la voce che la Vigilanza della Banca centrale europea voglia imporre automatismi non solo sulle nuove sofferenze che emergeranno dal primo gennaio del 2018, come già reso noto, ma anche nella gestione dei crediti pregressi, ipotesi finora sempre negata.

MACQUARIE: RIBASSI ECCESSIVI – Provano a gettare acqua sul fuoco gli analisti di Macquarie che in una nota sottolineano come il mercato abbia finora esagerato nel penalizzare le banche alla luce delle implicazioni delle nuove indicazioni della Bce sugli Npl. Al momento, notano gli esperti, “il 70% delle nuove esposizioni non performanti (Npe)” è “secured per le banche italiane”, mentre le stesse nuove Npe sono tornate sui livelli pre-crisi. Pertanto “le implicazioni di breve termine delle nuove regole sono limitate e le nostre stime di accantonamenti per perdite su crediti per il 2017-2019 già ben riflettono uno scenario più prudente”.

BCE: 51 BANCHE SU 111 ESPOSTE AL RISCHIO TASSI – Sempre in tema di banche europee, tiene banco anche l’esito dei nuovi stress test condotti dalla Bce sui 111 più rilevanti gruppi del vecchio continente: in generale, fa notare Eurotower, le banche esaminate sono ben preparate a fronteggiare eventuali shock sui tassi d’interesse, ma in 51 casi sono necessarie “discussioni intense” dato che tali istituti sono apparsi vulnerabili a causa di ampie esposizioni su strumenti derivati e dell’uso di modelli di calcolo del rischio particolarmente “aggressivi”. Questa volta, tuttavia, la “bacchettata” degli uomini di Mario Draghi sembra indirizzata più alle banche tedesche e francesi che non a quelle italiane: il mercato, a mente fredda, ne terrà conto?

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