NUOVO RECORD STORICO DEI BITCOIN – Nonostante i ripetuti allarmi, gli inviti alla cautela, i dubbi espressi da banchieri di rango mondiale, i divieti e limiti imposti dalle autorità monetarie di paesi come Cina, Corea del Sud e Russia, la corsa dei bitcoin sembra non conoscere tregua. Così oggi secondo quanto riporta il sito Coindesk.com la più famosa criptovaluta al mondo ha toccato un nuovo record storico, a 5.226 dollari, per poi arretrare leggermente sui 5.200 dollari.
DAL 15 DI SETTEMBRE UN RIALZO DEL 70% – Il nuovo record storico segna un rialzo del 18,75% su base settimanale, del 23% su base mensile e del 70% dai minimi dello scorso 15 settembre di 2.980 dollari, toccato poco dopo l’annuncio da parte della Banca del popolo cinese (la banca centrale della Cina, ndr) di uno stop alle Ico (Initial coin offering) con cui alcune startup raccolgono capitali privati emettendo nuove criptovalute anziché nuove azioni proprie.
GOLDMAN SACHS PENSA A DESK DEDICATO – A riportare rapidamente in auge le quotazioni dei bicoin e di altre criptovalute sarebbe stato il ventilato interesse da parte di investitori istituzionali, come nel caso del’indiscrezione secondo cui Goldman Sachs sarebbe pronta ad inaugurare un “bitcoin desk” per offrire servizi di trading sulla “valuta virtuale” (nonostante il suo Ceo, Lloyd Blankfein, abbia di recente affermato su Twitter di essere indeciso se il bitcoin possa essere considerato una valuta vera e propria o meno).
ANCHE FIDELITY PROGETTA NUOVI SERVIZI – Vero o meno che sia, Goldman Sachs non sarebbe comunque l’unico intermediario di Wall Street a interessarsi ai bitcoin e alle principali criptovalute: già Fidelity Investments, attraverso la divisione di ricerca e sviluppo Fidelity Labs, ha avviato un progetto collegato ai bitcoin, rivelando di recente una partnership con Coinbase per consentire ai suoi correntisti di tenere traccia del valore dei propri depositi in criptovalute accanto ai più tradizionali asset finanziari.
CRESCE L’INTERESSE PER I DERIVATI SUI BITCOIN – L’israeliana eToro, dal canto suo, ha di recente ampliato la possibilità per i propri clienti di operare non solo sui bitcoin ma su altre quattro criptovalute (ethereum, ethereum classic, litecoin e ripple), mentre cresce anche l’interesse per i derivati sui bitcoin, con la Commodity Futures Trading Commission che negli Stati Uniti ha autorizzato LedgerX ad agire quale prima piattaforma regolata di scambio di derivati sui bitcoin e stanza di compensazione (ma anche il Chicago Board Options Exchange dovrebbe lanciare un contratto fugure sui bitcoin entro la fine dell’anno).