Gli Etf di BlackRock continuano ad attrarre i risparmiatori

BLACKROCK SFIORA I 6 TRILIARDI DI RISPARMIO GESTITO – Che il continuo rialzo dei mercati stia portando persino gli investitori più prudenti ad investire trova un’altra conferma dai numeri più recenti di BlackRock. Il più grande gestore di capitali al mondo ha visto le masse gestite (Asset under management) salire a 5,98 triliardi di dollari ai fine settembre, grazie sia alla continua crescita dei mercati finanziari sia all’afflusso di nuovi capitali in particolare sui suoi ETF.

BLACKROCK E VANGUARD VALGONO QUASI QUANTO LA CINA – Un anno prima BlackRock registrava 5,12 triliardi di dollari di masse gestite. BlackRock, come la rivale Vanguard Group ha visto una massa crescente di investitori optare per i propri strumenti indicizzati a basso costo, più che per i tradizionali e più costosi fondi comuni d’investimento. Insieme i due colossi americani gestiscono complessivamente 10,7 triliardi di dollari, una cifra di poco inferiore al Prodotto interno lordo della Cina (Pechino, ormai la seconda maggiore economia mondiale, ha visto il Pil salire lo scorso anno a 11,2 triliardi di dollari).

GLI ETF CONTINUANO A FARE DA TRAINO – La crescita di importanza delle società di gestione va di pari passo alla minore rilevanza delle banche, costrette a dismettere o ridurre molte attività anche nel settore del risparmio gestito dopo la crisi finanziaria mondiale del 2008. Nel solo terzo trimestre BlackRock ha registrato un afflusso netto di 96,1 miliardi di dollari, di cui oltre la metà attraverso gli ETF della controllata iShares. Nei primi nove mesi dell’anno BlackRock ha segnato una raccolta record di 264,3 miliardi di dollari, contro i 202,2 miliardi segnati nell’intero 2016.

FINK: LA CORSA DEGLI ETF CONTINUERA’ – Ma il bello potrebbe ancora dover venire: secondo il numero uno del gruppo, Laurence Fink, i flussi di raccolta netta degli ETF dovrebbero crescere ancora nei prossimi 3-5 anni anche a seguito delle novità regolamentari in Europa e negli Usa che aumenteranno la trasparenza sui costi, inducendo molti investitori ad abbandonare i prodotti più costosi (e non necessariamente più efficienti) per reindirizzare i propri capitali su prodotti a basso costo come appunto gli ETF.

ANCHE I FONDI A GESTIONE ATTIVA SI RINNOVANO – Nel frattempo anche i tradizionali gestori attivi continuano nei loro sforzi per ristrutturare e lanciare nuovi e più performanti fondi comuni. Il risultato è che il numero dei fondi a gestione attiva che sottoperformance i loro benchmarck, secondo quanto riporta Marketwatch.com, è calato negli ultimi 12 mesi al 41%, rispetto al 50% di un anno prima, mentre sui 3 anni solo il 20% dei fondi a gestione attiva sottoperformance rispetto al proprio benchmark, rispetto al 34% di 12 mesi or sono.

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