Borsa italiana: volano i titoli immobiliari su voci ampliamento operatività Pir

TITOLI IMMOBILIARI AVANTI TUTTABeni Stabili sale del 2,65% stamane a Piazza Affari, toccando a metà giornata i 73,5 centesimi di euro per azione con oltre 9,2 milioni di titoli già scambiati, in una mattinata che si sta rivelando positiva per l’intero comparto immobiliare dopo le indiscrezioni rilanciate dal Sole 24 Ore secondo cui le ultime bozze del Ddl bilancio prevederebbero l’ampliamento dell’operatività dei Pir (i Piani individuali di risparmio, ndr) al settore immobiliare tramite la possibilità di investire in Siiq.

AEDES SFIORA IL +10%, RISANAMENTO IL +6% – Tra gli altri titoli, Aedes guadagna il 9,7% a 41,9 centesimi di euro per azione ed è il miglior titolo a Piazza Affari al momento, Risanamento sfiora il +6% a 3,72 centesimi, Bastogi guadagna il 4% a 1,27 euro, Nova Re oscilla a +3,3% circa (34,28 centesimi) e Igd indicata a +2,1% a 93,9 centesimi a titolo. Solo Prelios per il momento resta sui blocchi, col titolo che scambia attorno a 11,62 centesimi per azione, appena sopra (+0,09%) i valori di chiusura di venerdì scorso.

ANALISTI POSITIVI SU IPOTESI PIR – Sull’argomento sono intervenuti anche gli analisti di Banca Imi, notando come sebbene sia ancora soggetta a rischi di approvazione, la revisione legislativa “permetterebbe finalmente alle società quotate immobiliari di beneficiare dai significativi flussi dei Pir”. Questi strumenti hanno già raccolto circa 5,3 miliardi di euro nella prima metà del 2017, “con le attuali previsioni del ministero dell’Economia e finanze (Mef) che puntano a un totale di 10 miliardi nell’intero anno”, ricordano gli esperti. Finora la normativa ha esplicitamente escluso gli strumenti emessi da società immobiliari tra quelli in cui i Pir debbono investire il 70% del proprio patrimonio per poter beneficiare dell’esenzione fiscale.

ASSOIMMOBILIARE: ESCLUSIONE VA RIPENSATA – Un’esclusione che secondo Assoimmobiliare (che nelle scorse settimane aveva attivato un confronto per verificare quali soggetti del settore immobiliare potessero essere ricompresi tra gli investimenti dei Pir) ha finito col penalizzare la valorizzazione del settore. Per l’associazione la strada più rapida per porre rimedio a questa situazione potrebbe essere l’emanazione di una nota interpretativa del Mef che ricomprenda almeno le Siiq tra i possibili investimenti utili ai fini fiscali, dato che si tratta di società quotate in borsa.

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