TRE CORDATE IN GARA PER GLI NPL – Nel caso di Intesa Sanpaolo, in particolare, le proposte sarebbero giunte dalla cordata Gwm Capital Advisors-Pimco, da quella formata da Pillarstone e Kkr e dalla coppia Tpg-Starwood, in precedenza selezionati da Intesa Sanpaolo per la “short list” finale. Le proposte dovrebbero essere valutate entro le prossime 2-3 settimane, per giungere a trattative in esclusiva da cui possa emergere un accordo definitivo entro fine anno. In questa ulteriore fase verranno approfonditi i dettagli riguardo le singole componenti del portafoglio.
PORTAFOGLIO DI OLTRE 100 PROGETTI IMMOBILIARI – L’operazione prevede la creazione di un veicolo finanziario, a cui Intesa Sanpaolo cederà i crediti deteriorati restandone azionista e nel cui capitale entrerà la cordata vincitrice, che procederà poi alla cartolarizzazione del portafoglio e al recupero dei crediti, che si riferiscono a oltre 100 iniziative immobiliari (circa il 70% progetti di sviluppo, la restante parte garantita da immobili, molti dei quali già a reddito). Quanto alla destinazione d’uso, il 58% del controvalore del portafoglio riguarda il residenziale, un 8% circa uffici, altrettanto immobili retail, un 7% alberghi, un 4% immobili industriali e logistica e un 15% circa a destinazione mista.