Draghi (Bce): da gennaio dimezzeremo acquisti bond, ma agiremo con prudenza

BCE: TASSI FERMI, IL QE RALLENTA DA GENNAIO – Come ampiamente atteso la riunione odierna del board della Bce non modifica né i tassi né il programma di quantitative easing (con cui finora sono stati acquistati sul mercato obbligazioni corporate e titoli di stato per oltre 2 triliardi di euro), ma preannuncia che dal prossimo anno il ritmo degli acquisti si ridurrà dagli attuali 60 miliardi a 30 miliardi di euro al mese, estendendo il programma fino a fine settembre.

BCE RESTERA’ MOLTO CAUTA – A quel punto la Bce dovrebbe avere in portafoglio oltre 2.550 miliardi di bond e si porrà il problema di cosa farne. Ma per il momento il presidente della Bce, Mario Draghi, e i suoi colleghi del board preferiscono essere molto cauti e lanciare segnali al mercato che le porte restano aperte per un’ulteriore estensione del programma, tanto che il riferimento alla possibilità che il programma venga nuovamente incrementato o esteso, se dovesse essere necessario, è rimasto immutato nel testo del comunicato ufficiale.

EURO SCIVOLA DOPO ANNUNCIO – Lo stesso Mario Draghi in conferenza stampa ha poi stressato il fatto che la ripresa negli Stati Uniti è “molto più avanzata” di quanto non sia in Europa, quasi a ribadire che il rallentamento del ritmo degli acquisti di bond sul mercato non significherà automaticamente la necessità di tornare ad alzare i tassi ufficiali sull’euro (pari a zero sui rifinanziamenti principali, a +0,25% sui rifinanziamenti marginali e a -0,4% sui depositi). E proprio la divisa unica europea ha perso forza dopo l’annuncio, scivolando a 1,17755 dollari, circa mezzo punto percentuale meno di ieri.

BOND IN PORTAFOGLIO SARANNO REINVESTITI – Draghi ha anche ribadito che sull’inflazione (risalita all’1,5% annuo il mese scorso) non si prevede di raggiungere l’obiettivo di prezzi in aumento del 2% all’anno prima del 2019 nella migliore delle ipotesi e che la Bce (che manterrà il ritmo di 60 miliardi di bond acquistati al mese fino a fine anno) intende reinvestire i titoli in portafoglio via via che giungeranno a scadenza “per un esteso periodo di tempo dopo la conclusione del programma di acquisti e in ogni caso per tutto il tempo che sarà necessario”. Il rifinanziamento delle banche continuerà infine ad essere condotto a tasso fisso e con pieno accoglimento di tutte le richieste fino a quando sarà necessario.

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