Reddito fisso: occhi di nuovo puntati sulle mosse della Federal Reserve

L’ATTENZIONE TORNA SULLA FEDERAL RESERVE

Dopo gli ultimi annunci da parte della Bce (il quantitative easing proseguirà, sia pure a ritmo ridotto, almeno sino a fine settembre 2018) e BoE (i tassi ufficiali sulla sterlina tornano allo 0,5%, ma le prospettive della ripresa si fanno sempre più incerte per cui la mossa non dovrebbe avere ulteriori seguiti), per quanto riguarda i tassi d’interesse l’attenzione degli operatori torna a spostarsi sulla Federal Reserve che il prossimo anno dovrebbe vivere una transizione “morbida” da Janet Yellen a Jerome Powell.

ANCORA UN RIALZO DEI TASSI

Il mercato, notano gli esperti di Wood & Company Financial Services, continua a scommettere che la Federal Reserve alzerà i tassi a dicembre, nonostante qualche dato macroeconomico meno brillante del previsto. Stando ai future sui Fed Funds, infatti, le probabilità di una stretta nell’ultimo mese del 2017 sono ormai al 100%, mentre erano al 77,5% un mese fa. La riforma fiscale, su cui oggi si aprono le discussioni nella competenti commissioni, secondo gli esperti, è il grosso atout che Donald Trump ha gettato sul tavolo in questi giorni.

RIFORMA FISCALE USA, INIZIANO LE DISCUSSIONI

“La leadership repubblicana ha infatti presentato alla Camera il disegno di legge per la riforma del sistema tributario, il “Tax Cuts and Jobs Act” (Tcja), in cui sono confermate le linee guida già presentate a settembre e specificati i dettagli operativi”. Complessivamente – notano gli esperti – le misure dovrebbero determinare un aumento del deficit cumulato nel prossimo decennio di 1.500 miliardi di dollari, in linea con i vincoli contenuti nella risoluzione di budget approvata in Congresso in ottobre, e dovrebbero terminare entro dieci anni. “L’effetto sul deficit, sospettano gli operatori, è probabilmente sottostimato”.

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