Wall Street festeggia un anno di Trump alla Casa Bianca

“THE DONALD” HA SPIAZZATO TUTTI

Un anno di Donald Trump alla Casa Bianca, e molte se non tutte le previsioni formulate dagli analisti finanziari si sono rivelate fallaci. Non solo Wall Street non è crollata e la Federal Reserve non ha accelerato il rialzo dei tassi facendo collassare il mercato obbligazionario, ma a guadagnare di più sono stati i titoli di settori come l’high-tech che l’elezione di “the Donald” sembrava mettere a rischio, mentre anche i mercati emergenti, nonostante i toni “aggressivi” utilizzati nelle prime settimane di lavoro dal nuovo inquilino della Casa Bianca, hanno proseguito la loro corsa.

MEGLIO SOLO CLINTON, OBAMA E BUSH SENIOR

Guardando poi all’andamento degli indici di Wall Street nei 12 mesi seguiti alla proclamazione dei risultati delle elezioni presidenziali, Trump ha visto l’S&P500 guadagnare il 21,5%, toccando nuovi record storici. Meglio di lui avevano fatto solo Bill Clinton al secondo mandato (+33,11%), Barack Obama, anche in questo caso al secondo mandato (+24,4%), e George Bush senior (+22,2%). In compenso l’attuale presidente ha ottenuto un gradimento del mercato superiore a quello tributato al secondo mandato di Ronald Reagan (+12,9%), al primo mandato di Bill Clinton (+10,8%) e di Barack Obama (+8,2%) e al secondo di George W. Bush (+6,4%).

GEORGE W. BUSH SUBI’ LO SMACCO PEGGIORE

Non sempre Wall Street ha festeggiato il primo anno di lavoro di un presidente: negli ultimi 40 anni, Jimmy Carter dovette assistere a un calo dell’S&P500 dell’11,4%, il primo mandato di Ronald Reagan vide Wall Street perdere nel primo anno il 3,3% e George W. Bush, al termine del suo primo anno alla Casa Bianca, nel novembre 2001, registrò un crollo di quasi il 22% del mercato di borsa di New York, complice lo scoppio della bolla della “new economy”.

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