Energie rinnovabili: conviene ancora investirvi nonostante Trump?

LE RINNOVABILI HANNO UN FUTURO NEGLI USA?

Ha senso ancora investire nel settore delle rinnovabili negli Usa, dopo il cambiamento d’approccio mostrato da Donald Trump rispetto a Barack Obama riguardo le tematiche ambientali? La domanda è risuonata nel corso del podcast di Goldman Sachs dedicato al “impact investing” a cui ha partecipato, tra gli altri, Scott Brown, Ceo e managing partner di New Energy Capital.

IL PREZZO DI PRODUZIONE E’ CROLLATO NEGLI ANNI

Alla domanda su come fosse cambiato il settore dell’energia solare, il gestore ha risposto ricordando come all’epoca il mercato del solare in America fosse interessante solo dal punto di vista dello sviluppo delle tecnologie e della costruzione dei primi impianti, ma fino a tutto il 2000 nessuno era interessato né in grado di investirvi, dato che c’erano ancora pochissimi impianti solari negli Stati Uniti. All’epoca il costo di produzione dell’energia elettrica oscillava tra i 30 e i 25 centesimi di dollaro per kilowattora.

PRODUZIONE DA SOLARE COMPETITIVA CON FONTI FOSSILI

Ora si può produrre energia elettrica da impianti solari a meno di 4 centesimi di dollaro per kilowattora, una riduzione “drammatica” che ha reso il settore “competitivo con le altre forme di generazione elettrica”. Il risultato “è stata un’esplosione degli investimenti a livello mondiale, con quasi 60 miliardi di dollari investiti annualmente, di cui circa 25 miliardi nei soli Stati Uniti, nell’arco dell’ultimo biennio e ci aspettiamo che il ritmo di investimento da 25 miliardi di dollari l’anno duri almeno i prossimi 10 anni”.

TRUMP NON PREOCCUPA ECCESSIVAMENTE

Il mutato atteggiamento dell’amministrazione statunitense, certamente “meno amichevole per le rinnovabili, ma neppure troppo dannoso”, non sembra preoccupare troppo Scott Brown: i benefici fiscali per gli investimenti nell’energia solare sono infatti bloccati almeno fino al 2022, dopo tale periodo gli incentivi dovrebbero calare gradualmente. “Dovrebbero ridursi tra il 10% e il 30% nel corso del tempo” ha spiegato Brown, che si si attende che il costo del solare cali di oltre il 20% nello stesso periodo. Quindi a livello federale non dovrebbe esservi un impatto così pesante.

TRE MOTIVI PER CREDERE ANCORA NELLE RINNOVABILI

Molta parte della politica energetica americana passa inoltre a livello statale e i singoli stati rimangono molto favorevoli alle rinnovabili e continuano a investire nel settore. Da quanto Trump è stato eletto 9 stati anno rafforzato i loro incentivi e nessuno li ha ridotti (il conto sale a 31 stati che hanno migliorato gli incentivi nell’ultimo anno e mezzo, mentre nessuno li ha ridotti). Oltre a questo le aziende stanno aumentando gli acquisti di energie da fonti rinnovabili, che nel 2017 dovrebbero toccare i 3 miliardi di dollari (il doppio che nel 2016) e probabilmente la crescita continuerà ancora. Infine il pubblico resta fortemente a favore delle rinnovabili: un recente sondaggio ha mostrato come il 65% degli americani vorrebbe fare più uso delle rinnovabili, mentre solo il 25% è a favore di un utilizzo maggiore di energia da fonti fossili.

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