Wall Street: non sempre conviene puntare sui titoli high-tech

FCA VALE QUANTO 3 MESI DI UTILI DEI FANG

Facebook, Amazon, Netflix e Google hanno chiuso un altro trimestre d’oro, con utili per oltre 22,5 miliardi di dollari che basterebbero per l’acquisto di un gruppo come Fiat Chrysler Automobiles, e ormai capitalizzano complessivamente oltre 3.300 miliardi (oltre quattro volte l’intera capitalizzazione di Piazza Affari, che equivale a meno di 750 miliardi di dollari). Ma se i quattro “fang” brindano, altri gruppi high-tech quotati a Wall Street hanno dato molte meno soddisfazioni agli investitori.

TWITTER PROVA A RIPARTIRE

Twitter, dopo aver chiuso un trimestre con ricavi in calo del 4% su base annua a 589,63 milioni di dollari e una perdita per 21 milioni (rispetto ai quasi 103 milioni di un anno prima), può se non altro vantare un’inversione di tendenza nel numero degli utenti attivi mensili, risaliti del 14% a 330 milioni. Ma il titolo, attualmente attorno ai 20 dollari, resta distante dai 26 dollari a cui venne collocato nel novembre di quattro anni fa (e ancor di più i 50 dollari toccati il giorno del debutto, prima di chiudere a 45 dollari).

ROSSO RECORD PER SNAPCHAT

Snapchat, diretto concorrente di Twitter, ha invece visto i ricavi salire a 207,94 milioni di dollari rispetto ai 128,2 milioni dello stesso periodo del 2016 e gli utenti attivi giornalieri a 178 milioni (+3% sul trimestre precedente). Ma la perdita netta ha raggiunto i 443,16 milioni di dollari (dai 124,23 milioni di rosso di un anno prima), pari a 36 centesimi per azione, mentre gli analisti speravano in 236 milioni di ricavi e perdite non superiori ai 33 centesimi per azione.

GROUPON, QUOTAZIONI IN RECUPERO

Così Snap è crollata da 15,12 a 12,38 dollari, mentre la capitalizzazione (14,9 miliardi) si è ormai più che dimezzata rispetto ai 33 miliardi segnati il giorno del debutto, lo scorso marzo, quando il titolo, collocato a 17 dollari per azione, aveva chiuso a 24,48 dollari (dopo un massimo intraday a 26,05 dollari). Non sorridono troppo neppure gli azionisti di Groupon: certo, negli ultimi 12 mesi il prezzo è risalito del 38,5%, ma agli attuali 5,61 dollari Groupon non vale più di 3,13 miliardi, una frazione dei 16 miliardi di capitalizzazione al debutto sei anni fa, quando il titolo aveva chiuso il primo giorno di contrattazioni a 26,11 dollari (contro i 20 dollari del collocamento).

TRIPADVISOR SENZA GRANDI EMOZIONI

Sorrisi “tirati” anche in casa Tripadvisor: nel dicembre 2011 il titolo aveva debuttato a Wall Street (come spin off di Expedia, a sua volta spin off di Interactive Corp. nel 2005) a 26,06 dollari salendo poi a fine giornata a 30,25 dollari. Oggi Tripadvisor vale 31,56 dollari per azione e la sua capitalizzazione è salita a quasi 4,4 miliardi, ma nell’ultimo anno il titolo ha perso il 39% e nonostante un terzo trimestre chiuso con 35 centesimi di utile per azione (contro i 34 centesimi attesi) ha deluso per quanto riguarda il giro d’affari, salito da 421 a 439 milioni, meno dei 451 milioni previsti.

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