Anche a Piazza Affari è tempo di “allerta meteo”

CREVAL DA’ IL VIA AI TRACOLLI

Altro che “bombe d’acqua”: dopo i cali dei titoli bancari delle scorse settimane, in parte recuperati, in questi giorni l’allerta meteo risuona più a Piazza Affari che sul resto d’Italia, con improvvisi tracolli delle quotazioni a causa di profit warning o anticipazioni di prossime operazioni straordinarie.

Ha aperto le danze il Credito Valtellinese, che dai 2,926 euro a cui aveva chiuso la seduta di lunedì scorso è crollato sugli 1,62 euro attuali (-44%) dopo aver annunciato un aumento da 700 milioni di euro, superiore alle attese del mercato (500 milioni) e ormai più che triplo rispetto alla capitalizzazione corrente del titolo (sotto i 200 milioni di euro).

ASTALDI DIMEZZA LE QUOTAZIONI

E’ stata poi la volta di Astaldi, che dai 6,05 euro della chiusura di venerdì scorso era già scesa a 5,71 euro all’apertura di mercoledì per poi crollare a 3,146 euro (-48%) dopo l’annuncio di un aumento da 200 milioni di euro a fronte di poco più di 300 milioni di capitalizzazione.

Il gruppo ha anche annunciato ulteriori concessioni di attività legate a debitori poco solvibili (ad esempio in Turchia a Venezuela) che pur essendo prevista dal piano industriale al 2021, mantiene una elevata incertezza “legata ai tempi e al completamento della vendita degli asset” come hanno fatto notare gli analisti di Fitch Ratings.

PROFIT WARNING PER LEONARDO

Ultima ma non meno importante Leonardo, che oggi vede il titolo crollare di oltre il 21% dopo aver ridotto gli obiettivi 2017, indicando di attendersi 12 miliardi di euro di nuovi ordini (a inizio anno di parlava di un range di 12,0-12,5 miliardi), 11,5-12 miliardi di ricavi (dai precedenti 12 miliardi) e un Ebitda di 1,05-1,1 miliardi (dai precedenti 1,25-1,30 miliardi, con un consensus di 1,27 miliardi).

In questo caso nessuna necessità di ricorrere ad aumenti, ma ora gli analisti, che nel frattempo iniziato a tagliare stime e target price di Leonardo, vogliono vedere il piano industriale promesso da Alessandro Profumo per gennaio prima di tornare a consigliare il titolo.

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