Banca Carige: parte l’aumento e il titolo finisce sulle montagne russe

TITOLI E DIRITTI CARIGE IN FORTE CALO

Banca Carige inverte la rotta e dopo l’ennesima sospensione al rialzo, in apertura, scivola in rosso del 6,6% a 1,13 centesimi per azione con circa 530 milioni di azioni passate di mano nel primo giorno dell’aumento di capitale da 497,98 milioni di euro massimi che vede l’assegnazione di 60 azioni da un centesimo di euro ciascuna (0,01 euro) per ogni diritto posseduto, diritti che al momento segnano un calo del 41,89% a 7,49 centesimi di euro per azione l’uno, con 14,65 milioni di diritti già scambiati.

SI PUO’ OPTARE PER CONSEGNA ROLLING

Dato il carattere iperdiluitivo dell’operazione Consob ha disposto che i sottoscrittori possano scegliere (indicandolo espressamente) di seguire la modalità di consegna “rolling”, ossia ricevere le nuove azioni al termine della giornata contabile di borsa aperta in cui sono stati esercitati i diritti di opzione, a partire dal terzo giorno di mercato aperto successivo all’avvio del periodo di opzione.

INSUCCESSO ANCHE PARZIALE SAREBBE RISCHIO

Nel prospetto dell’operazione l’istituto segnala come l’applicazione di nuove regole contabili internazionali potrebbe comportare “rilevanti” effetti negativi sui risultati finanziari e sul bilancio. Inoltre, una mancata esecuzione, sia pure parziale, del piano di ricapitalizzazione potrebbe comportare rischi di continuità delle attività della banca, che al momento non dispone di capitale circolante adeguato a garantire le esigenze attuali e quelle dei prossimi 12 mesi.

ADESIONI PREANNUNCIATE VERSO IL 50%

Sia i soci storici sia un primo nucleo di investitori istituzionali hanno tuttavia dichiarato di essere pronti a sottoscrivere l’operazione, così come dovrebbero partecipare gli investitori istituzionali detentori di bond senior dopo l’operazione di Lme delle scorse settimane, cui è destinato un aumento riservato da ulteriori 60 milioni di euro massimi. Adesioni che dovrebbero garantire già ora di raccogliere tra il 35% e il 50% dell’importo massimo preventivato. L’operazione, ricordiamo, è comunque garantita da un consorzio bancario di cui fanno parte Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays e che si avvale di Equita Sim come co-garante.

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