Invesco: nuovo Etf high yield euro a breve termine

INVESCO A CACCIA DI RENDIMENTI PIU’ ELEVATI

Invesco PowerShares ha ampliato la propria offerta di Etf high yield (ossia ad elevato rendimento) a breve termine col lancio di una versione focalizzata sulle emissioni europee del suo prodotto esistente da 1,2 miliardi di dollari. Ora che tassi d’interesse e rendimenti sono così bassi, il nuovo Etf dovrebbe catturare l’attenzione degli investitori in cerca di maggiori rendimenti rispetto a quelli offerti da titoli di stato o obbligazioni corporate investment grade.

ETF DISPONIBILE SU BORSA ITALIANA

L’Etf è adesso disponibile in euro su Borsa Italiana a classe distributiva. La commissione corrente è dello 0,50% l’anno, scontata allo 0,44% l’anno fino al 30 dicembre 2018. Il nuovo Etf Pimco Euro Short-Term High Yield Corporate Bond Index Source Ucitis investirà in un portafoglio di titoli ad alto rendimento con scadenza fino a cinque anni, emessi da società dei mercati sviluppati europei.

PERCHE’ PUNTARE SU HIGH-YIELD A BREVE?

Perché un investitore dovrebbe puntare sule obbligazioni con scadenze più brevi? Perchè, ricordano gli uomini di PowerShares, questo tipo di titoli sono teoricamente meno sensibili alle variazioni nei tassi d’interesse rispetto alle obbligazioni con scadenza più lunga. “Il segmento corporate europeo è in ottima forma”, ricorda Paul Syms, fixed income product management Invesco PowerShares (Emea). “I bilanci aziendali sono solidi e in media c’è molta liquidità per soddisfare gli obblighi di debito. Infatti Pimco prevede che i tassi d’insolvenza resteranno a livelli ancora bassi rispetto alla media storica”.

MASSIMO 2% PER EMITTENTE

Pimco ha scelto un indice che conferisce all’Etf, il cui portafoglio sarà gestito da Pimco, gli stessi vantaggi di un fondo high yield statunitense a breve termine già lanciato da tempo. L’indice avrà un limite del 2% per emittente, inferiore alla gran parte dei suoi concorrenti, e fornirà un portafoglio più diversificato. Inoltre, gli emittenti dei mercati emergenti saranno esclusi dall’indice, con l’obiettivo di fornire una migliore protezione dal rischio di eventuali fasi di debolezza.

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