Le borse sperano nella riforma fiscale Usa

Usa, riforma fiscale più vicina

Gli ultimi sviluppi del progetto di riforma fiscale Usa, licenziata nel fine settimana dal Senato sia pure con uno scarto esiguo ed ora all’esame della Camera dei deputati, promettono un avvio di settimana positivo per le borse. A bilanciare l’ottimismo per la riforma fiscale Usa resta peraltro il rischio di una procedura di impeachment contro il presidente Donald Trump, dopo l’ampliarsi dello scandalo Russiagate.

Tokyo sottotono, in Europa si riparla di Brexit

In Asia Tokyo ha terminato la seduta in calo dello 0,49% con l’indice Nikkei225 a 22.707,6 yen dopo che l’indice di fiducia dei consumatori in Giappone è cresciuto a novembre a 44,9 punti dai 44,5 punti di ottobre rimanendo però sotto la soglia di 50 punti che separa fiducia da pessimismo. In Europa, dove la premier britannica Theresa May stamane incontrerà il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, e il capo negoziatore europeo per la Brexit, Michel Barnier, Milano vede l’indice Ftse Mib in rialzo dello 0,21% dopo i primi scambi, mentre a Francoforte il Dax30 segna +0,42%, a Parigi il Cac40 oscilla a +0,27% e il paniere europeo Eurostoxx50 recupera lo 0,31%.

Fca parte bene, occhio alle banche

Tra i titoli da tenere d’occhio a Milano si nota Fiat Chrysler Automobiles, in rialzo del 3% dopo l’annuncio del ritorno del marchio Alfa Romeo in Formula 1 e il possibile rafforzamento della partnership industriale con la coreana Hyundai per lo sviluppo di veicoli ad idrogeno. In ripresa anche i bancari, dopo le voci che vogliono la Bce intenzionata a fissare un tetto del 10% come Npe ratio, ma disponibile a dare tempo (forse anche 2-3 anni) agli istituti per adeguarsi. Bene in particolare Bper Banca, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!